Sarebbe dovuta essere una serata tranquilla in compagnia della fidanzata Valentina e della sua famiglia, invece quella notte si è trasformata in un’enorme tragedia dove Marco, il giovane ventenne, ha perso la vita nell’abitazione della fidanzata. Nel procedimento di appello bis è imputata l’intera famiglia Ciontoli, dopo che la Cassazione ha disposto un nuovo processo di secondo grado per il riconoscimento dell’omicidio volontario con dolo eventuale per la morte di Marco. In primo grado il Tribunale di Civitavecchia aveva condannato a 14 anni di reclusione Ciontoli e gli altri imputati a tre anni. In appello, però, al sottufficiale sarebbe stata ridotta la pena a 5 anni, essendo derubricato il reato di omicidio volontario in colposo, mentre per gli altri erano state confermate le condanne a 3 anni.
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La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza. Ha accolto i ricorsi della Procura generale e delle parti civili e ha disposto il nuovo processo che si sta tenendo davanti a un’altra sezione della Corte d’Assise d’Appello di Roma.
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