La storia di Rita ha dell’incredibile. Finisce sotto i ferri per un intervento alla tiroide con l’elettrobisturi. Ma il risveglio è agghiacciante
Ogni giorno, medìa e televisioni sono tempestati da casi di cronaca che devastano continuamente la quotidinianità della popolazione. Non possiamo neanche immaginare di quanti episodi si verificano in giro per il mondo, che appaiono ai nostri occhi pura follia e fantascienza.
E invece la realtà è composta anche da vicende eclatanti che magari tardano il loro arrivo nel “dimenticatoio” col passare del tempo. Le notizie di fenomeni paranormali, ufologia e fantasmi si sa, possono essere oggetto di discussione nei Paesi Oltreoceano.
Gli Stati Uniti ad esempio incarnano bene la tradizione di terra dei sogni. Tra questi rientrano anche i casi di pura fantascienza, che trasmessi sule reti nazionali, stentiamo comunque a credere della loro esistenza. L’ultimo caso, giusto per “scuotere” il riflesso turbante dei pensatori risale in Italia e riguarda una vicenda clinica.
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L’operazione killer: l’incredibile storia di Rita
Di storie assurde sul pianeta ce ne sono davvero tante, ma questa rappresenta un caso nazionale del tutto eccezionale.
Si tratta di una donna di nome Rita, che aveva deciso di sottoporsi ai ferri per un’operazione alla tiroide infiammata. Si tratta di un intervento molto comune tra le persone, che si può realizzare direttamente nelle sale operatorie di un nosocomio ospedaliero privato o pubblico.
Rita si appresta ad “affrontare” i medici per il trattamento. Quest’ultimo però avviene con la decisione da parte dell’equipe di specialisti, di utilizzare l’elettrobisturi. Il tutto, all’insaputa di Rita, nel frattempo anestetizzata.
“La fretta non è mai amica dell’uomo” dice un detto. E in effetti il caso di Rita incarna alla perfezione la diceria comune. I chirurghi hanno iniziato ad operare, finchè sul campo è entrato in azione questo particolare strumento che non ha giovato per niente alla paziente.
Non appena l’elettrobisturi è entrato in contatto con l’ossigeno ha generato un’adore di fiamma luminosissima che ha risolto sì il problema, ma ha creato danni irreparabili ad alcune parti del corpo della “povera” Rita.
La paziente al risveglio dall’effetto dell’anestesia è tornata a “concepire” il proprio corpo, ma avverte presto dolori allucinanti, dovuti a naso, bocca e mento, completamente ustionati e “cancellati” dall’esistenza di Rita.
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La donna sicuramente non sarà rimasta contenta della mano della chirurgia, finita ancora una volta sotto la lente di ingrandimento: ma davvero il nostro sistema sanitario è da rifondare fino a questo punto?
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