Lavatrice ed inquinamento: lanuggine pericolosa per l’ambiente

Un team dell’Università della California ha scoperto che i vestiti lavati in lavatrice rilascerebbero una lanuggine che sta irrimediabilmente inquinando il pianeta.

Lavatrice
(Bierfritze – Pixabay )

Per quanto ci si possa sforzare per fare un uso consapevole ed eco-friendly della lavatrice, quest’ultima è destinata ad essere un oggetto inquinante, o meglio. I vestiti che in essa vengono riposti, rilasciano frammenti di fibre definite lanuggini che si riversano nei terreni a causa di un particolare meccanismo. A rivelarlo un team di esperti dell’Università della California, il quale ha stimato che in natura sono finite dagli anni ’50 ad oggi oltre 5,6 milioni di tonnellate di queste fibre, per la maggiore derivanti da materiali sintetici.

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Lavatrice ed inquinamento: 5,6 milioni di tonnellate di lanuggini in natura negli ultimi 70 anni

Lavatrice
(Moerschy – Pixabay)

Secondo uno studio condotto da autorevoli scienziati dell’Università della California, le lavatrici inquinerebbero, ma non nel modo in cui tutti si aspettano. Non si parla infatti dell’acqua. Uno degli elettrodomestici maggiormente ritenuto indispensabile all’interno di una casa, produrrebbe lavaggio dopo lavaggio degli scarti di materiali altamente inquinanti definiti lanuggine. Sarebbero dei filamenti microscopici che a causa di un singolare processo finirebbero non nell’acqua, bensì nel terreno.

Gli scienziati californiani, i quali hanno pubblicato il proprio studio sulla rivista Plos, rilevano che dagli anni ’50 ad oggi, complice l’impiego di materiali sintetici utilizzati per confezionare i capi, di lanuggine se ne sarebbe prodotta 5,6 milioni di tonnellate. Di queste, 2,9 milioni di tonnellate sarebbero finite disperse nell’ambiente. Tradotto è come se vi fossero finiti sette miliardi di giacconi in pile.

Ma perché si parla di inquinamento della terra? Ebbene, i nuovi sistemi di purificazione riescono a trattenere queste microscopiche fibre. Il problema si concreta nel momento in cui queste ultime, miste ai fanghi biosolidi vengono utilizzate per concimare i terreni o seppelliti nelle discariche.

Per meglio spiegare il problema Roland Geyer, coordinatore della ricerca, è stato raggiunto dalla nota emittente BBC alla quale ha dichiarato: “Spesso si sente dire che la piaga dell’inquinamento da microfibra sintetica derivante dal lavaggio degli abiti sarà risolto quando in tutto il pianeta verrà implementato il trattamento delle acque reflue. In verità, però, quello che si sta facendo è solo traslare il problema da un comparto ambientale ad un altro“.

Un enorme problema la cui soluzione sarebbe l’eliminazione di questi tipi di materiale. Ma sul punto gli esperti sono realisti. Nell’articolo pubblicato sulla rivista PLoS, Jenna Gavigan collega di Geyer ha scritto: “È infattibile un’eliminazione su larga scala delle microfibre né economicamente praticabile. Per tale ragione la vera soluzione è la prevenzione delle emissioni“.

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Lavatrice
(Akiragiulia- Pixabay)

La lanuggine prodotta da materiali sintetici altro non è che microplastica dispersa nell’ambiente. Spesso la questione è stata sottovaluta, ma in realtà richiederebbe maggior attenzione. Una sorta di maggior consapevolezza anche da parte dei cittadini.

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M.S.

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