L’Irpef è oggetto di una riforma complessiva che porterà anche all’eliminazione dei vari bonus esistenti.
L’obiettivo è la c.d. «debonusizzazione», come l’ha definita il ministro Gualtieri.
Infatti, le riforme fiscali in arrivo saranno di due tipologie: da un lato la riforma dell’Irpef insieme all’Assegno unico e dall’altro la riforma delle tax expenditure in un’ottica ecologista, green.
A tale ultimo riguardo in gennaio è attesa la modifica della plastic tax.
Invece la tempistica complessiva delle riforme è ancora poco chiara.
Al momento, stando alle linee guida del Governo sul Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, è prevista l’emanazione di una legge delega entro la fine di quest’anno, collegata alla legge di Bilancio.
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Quando e come sarà la riforma dell’Irpef
I decreti delegati sono previsti entro la fine del 2021.
Infine, per la nuova Irpef, la nuova Ires e le nuove regole del processo tributario si dovrà attendere il 2022.
Nel frattempo, si discute anche l’Assegno unico, cioè l’Assegno unico universale per i figli fino a 21 anni.
L’obiettivo del Governo è quello di trovare le risorse per rendere effettivo e strutturale il taglio del cuneo fiscale che è entrato in vigore il 1° luglio di quest’anno.
Questo l’imperativo per la legge di Bilancio 2021-2023.
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Dal 1° gennaio 2021 è infatti finanziato solo il nuovo bonus Renzi di 100 euro (i vecchi 80 euro portati a 100 da luglio scorso) per chi ha redditi fino a 28mila euro ma non anche per chi ha un reddito annuo lordo tra i 28mila e i 40mila euro.
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