Fratelli Bianchi: ad Artena erano già ben noti alle forze dell’ordine per molteplici reati
Tra risse, droga ed armi, i fratelli Bianchi conducevano la propria esistenza piuttosto liberamente, senza aver mai subito alcun tipo di cattura. Nonostante fosse nota da tempo la loro condotta ad Artena, tanto che a loro carico risultano svariate denunce, non vi erano le condizioni necessarie per poter procedere contro di loro.
Picchiatori incalliti, i fratelli Bianchi erano già nel mirino degli investigatori; altri ragazzi hanno subito lo stesso trattamento di Willy, sono stati solo più fortunati: ematomi, traumi e ricoveri in ospedale sono stati la prassi cui, i due fratelli, hanno sottoposto altri giovani.
Giovani facinorosi abituati a comportarsi in società senza alcun tipo di remora; il tutto accompagnato da un notevole stile di vita coadiuvato da traffici di dubbia legalità e reddito di cittadinanza chiesto e ottenuto dal capo famiglia.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> OMICIDIO WILLY, I FRATELLI BIANCHI IN CELLA PROTESTANO: “POSSIAMO BERE SOLO ACQUA?”
Fratelli Bianchi: traffici illeciti ed elevato tenore di vita
Non era una novità per i fratelli Bianchi pestare a sangue altri ragazzi: le forze dell’ordine, infatti, da almeno due anni, osservavano con particolare attenzione le loro attività. Tra le varie denunce, anche quella per droga a carico di Marco Bianchi, che fa supporre il coinvolgimento nel traffico di stupefacenti.
Di fronte allo stile di vita condotto dai due, ostentato anche attraverso i social, lascia naturalmente perplessi la riscossione del reddito di cittadinanza a loro favore: secondo la Guardia di Finanza di Colleferro, che ha segnalato all’Inps la faccenda per chiederne la revoca, percepito infatti “indebitamente”.
Visualizza questo post su Instagram
Nella documentazione prodotta dalla famiglia per ottenere il benificio, si sarebbero omessi alcuni dati particolarmente importanti; la cifra che i Bianchi dovrebbero restituire ammonterebbe attualmente a circa ventinovemila euro.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> COLLEFERRO, I 28.000 EURO OTTENUTI INDEBITAMENTE DAI FRATELLI BIANCHI