I sindacati Cgil, Cisl e Uil sono scesi oggi in piazza. Tra le richieste di Maurizio Landini, segretario della Cgil, c’è quella di dichiarare illegittimo l’accordo sui rider.
Maurizio Landini, segretario della Cgil, ha duramente criticato l’accordo sui rider, definito “scempio antisindacale”, firmato da Ugl rider e Assodelivery.
Lo ha fatto a Napoli dal palco di piazza Dante durante la giornata di mobilitazione nazionale unitaria dei sindacati Cgil, Cisl e Uil.
Landini, come riporta Il Corriere della Sera, ha tuonato: “Quello è un accordo anti sindacale firmato da soggetti che non rappresentano nulla e fatto sulla pelle delle persone”.
Si tratta del “Contratto collettivo nazionale per la disciplina dell’attività di consegna di beni per conto altrui, svolta da lavoratori autonomi”, firmato da Ugl rider e Assodelivery che, tra le altre cose, prevede una paga di 10euro l’ora e la facoltà per la c.d. “Piattaforma” di recedere dal contratto liberamente in ogni momento comunicando tale recesso al Rider nel rispetto di un termine di almeno 30 giorni.
I rider, in sostanza, sono considerati a tutti gli effetti dei lavoratori autonomi e non dei lavoratori subordinati.
Ha aggiunto Landini: «Il governo deve intervenire per dichiarare illegittimo un accordo che si gioca sulla pelle delle persone e fatto da soggetti che devono dimostrare chi rappresentano e perché fanno questi accordi».
Nel primo pomeriggio il ministero del Lavoro ha poi convocato i sindacati Cgil, Cisl e Uil proprio al fine di affrontare il tema dei rider e, in particolare, dell’accordo firmato martedì da Assodelivery e Ugl.
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Le altre rivendicazioni dei sindacati
Lo scopo delle manifestazioni di oggi, articolate a livello regionale, era però più ampio.
In particolare, tra i temi principali trattati, l’utilizzo dei fondi di Next generation Eu nonché la gestione delle oltre 150 crisi aziendali oggi in corso nel nostro paese.
Tra gli altri temi toccati: la scuola che è partita molto lentamente e il rinnovo dei contratti, argomento toccato sia da Landini sia da Bombardieri.
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I tre sindacati hanno tutti manifestato un giudizio favorevole in merito al Mes, con a mente la finalità di investire nella sanità, nel welfare e nelle infrastrutture digitali.
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