Le circostanze che riguardano la morte di Maria Paola Gaglione si concentrano sulle dinamiche su come sia avvenuto tutto. Immagini delle telecamere al vaglio.
La morte avvenuta in circostanze estremamente drammatiche di Maria Paola Gaglione presenta dei dettagli che andranno approfonditi. La giovane, come ormai tristemente noto, ha perso la vita dopo una caduta dallo scooter da lei condotto e causata da suo fratello.
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Nel volare via dal ciclomotore, la 18enne di Caivano, in provincia di Napoli, è finita su di un tubo di irrigazione posto ai lati della carreggiata, finendo con l’avere il collo tranciato. La sua fine è stata orribile. Con lei c’era anche il fidanzato, Ciro, nato in origine come femmina e che poi ha optato per un cambiamento profondo della propria persona, seguendo quella che era la sua vera natura. Proprio questo è il motivo che avrebbe spinto il 30enne Michele Gaglione a compiere una reazione inconsulta, speronano il motorino con a bordo la sorella Maria Paola ed il suo partner.
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Maria Paola Gaglione, allo studio i filmati delle telecamere di sicurezza
La trasmissione di cronaca nera ‘Quarto Grado’ ribadisce la tesi dello speronamento messo in atto da Michele, divulgando la testimonianza di Ciro che ha parlato di più colpi ricevuti da sinistra. Ci sarebbero anche delle tracce lasciate dal presunto colpevole. Una circostanza che però gli avvocati del 30enne negano. Eppure Ciro racconta che il fratello di Maria Paola Gaglione li avrebbe affiancati a bordo di un altro scooter, accostandoli sulla sinistra, per poi iniziare a colpire a calci il loro mezzo. Questo avrebbe provocato l’incidente con i risvolti mortali del caso.
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Gli investigatori stanno attualmente prendendo visione dei filmati estrapolati dalle telecamere di sicurezza installate in strada. Da una prima visione sembra che i fanali di entrambi i mezzi risultino oltremodo ravvicinati. E sul motorino di Maria Paola sarebbero presenti anche le impronte digitali di Michele.
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di Salvatore Lavino