La spesa per ricerca e sviluppo è sensibilmente diminuita nel 2020 a causa del Covid. In particolare l’Istat, con il report “Ricerca e sviluppo in Italia”, per gli anni 2018-2020, segnala che il calo riguarda le imprese private. Meglio invece le istituzioni pubbliche che hanno aumentato tale voce di spesa del 3%.
La spesa privata per ricerca e sviluppo è diminuita in modo consistente.
Si tratta del 4,7% in meno rispetto al 2019 e del 2,9% in meno rispetto al 2018.
Le previsioni fornite da imprese e istituzioni per il 2020 indicano una diminuzione della spesa in R&S intra-muros.
Calo che riguarda soprattutto le imprese (-4,7% rispetto al 2019, – 2,9% rispetto al 2018).
Infatti, la spesa delle istituzioni pubbliche cresce del 3% e quella delle private non profit rimane stabile.
Questo il quadro che emerge dal report dell’Istat “Ricerca e sviluppo in Italia”, per gli anni 2018-2020.
In particolare, nel 2018 la spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo intra-muros (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni private non profit e università) ammontava a 25,2 miliardi di euro, con un’incidenza percentuale sul Pil pari all’1,43% .
Rispetto all’anno precedente, la spesa era quindi aumentata del 6% e aveva registrato un incremento interessante anche in termini di incidenza sul Pil (+0,06 punti percentuali).
L’effetto Covid sulla spesa per ricerca e sviluppo privati
La spesa è cresciuta in tutti i settori rispetto all’anno precedente, salvo il settore non profit.
Infatti, gli incrementi maggiori si sono registrati nelle imprese (+7,4%) e nel pubblico (+7,1%).
Anche per il 2019 i dati preliminari segnalano un ulteriore aumento della spesa complessiva in R&S delle imprese, del settore pubblico e del non profit. In particolare, la spesa cresce del 7,6% per il non profit, del 4,3% per le istituzioni pubbliche e dell’1,9% per le imprese.
Mentre le stime per il 2020 sono di segno opposto: diminuzione della spesa per ricerca e sviluppo da parte delle impresa del 4,7% rispetto al 2019 e del 2,9% rispetto al 2018
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