Pasquale Zagaria. Si riaprono le porte del carcere per la mente economica del clan Casalesi dopo la decisione del tribunale di Sassari
La mente economica dei Casalesi, Pasquale Zagaria, pregiudicato, era detenuto in regime di 41 bis presso il carcere di Sassari. Durante il periodo di quarantena versava in precarie condizioni di salute dovute ad un tumore.
Poiché la regione Sardegna non poteva garantirgli un follow up terapeutico adeguato dopo un’operazione che lo ha fortemente debilitato, è stata approvata in aprile la sua scarcerazione e il proseguimento della sua pena in regime di arresti domiciliari a Pontevico, provincia di Brescia, presso l’abitazione della moglie.
L’ospedale presso il quale si sottoponeva a terapie specifiche era divenuto centro Covid e non era più un luogo sicuro ed idoneo.
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Pasquale Zagaria. Trasferimento in un nuovo carcere
Catello Maresca, sostituto procuratore di Napoli, dichiarò all’epoca, durante la trasmissione Non è l’Arena di Massimo Giletti, quanto fosse sconcertato e rammaricato per questa decisione del Tribunale di Sassari. Fu lui a far arrestare Zagaria e a causa dei Casalesi vive sotto scorta da 12 anni.
Pasquale Zagaria venne arrestato nel 2007 per aver giostarto l’aggiudicamento di appalti a ditte affiliate nel settore del cemento, trasferendo gli interessi di famiglia a Parma.
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Il DAP (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) ha deciso oggi il trasferimento di Pasquale Zagaria presso il carcere di Opera di Milano, essendo scaduto ieri il termine dei domiciliari precedentemente disposti.
Si ritiene non siano più attive le esigenze particolari del boss che è tornato in cella.
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