Si parla di “situazione complicata” per Alex Zanardi, che ormai dallo scorso mese di giugno versa in una situazione difficile dopo un incidente.
Il quadro clinico di Alex Zanardi continua ad essere delicato. Il campione paralimpico, dopo un mese iniziale passato in coma nel reparto di rianimazione all’ospedale ‘Le Scotte’ di Siena, a seguito dell’incidente capitato il 19 giugno scorso , è stato spostato al ‘San Raffaele di Milano’.
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Nel mezzo aveva trascorso qualche giorno in una clinica specializzata in recupero neurologico a Lecco. Ma le sue condizioni risultavano troppo delicate, da qui era sorta la scelta di portarlo nel capoluogo lombardo. Ed ora è in programma un nuovo intervento chirurgico, dopo alcuni necessari che già hanno avuto luogo. La stessa direzione del ‘San Raffaele’ di Milano ha reso noto che Alex Zanardi sta vivendo un percorso fatto di cure definite “sub-intensive” ed è seguito dalla equipe medica capeggiata dal professor Luigi Beretta. Quest’ultimo è direttore della Neurorianimazione e con lui collaborano anche “Mario Bussi – direttore di Otorinolaringoiatria – Sandro Iannaccone, direttore della Neuroriabilitazione, e Pietro Mortini, direttore della Neurochirurgia”, come specificato nella nota dell’ospedale.
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Alex Zanardi, a breve un nuovo intervento chirugico
La squadra di specialisti sta preparando anche quelle che sono le tappe per il percorso clinico che dovrà portare Zanardi a riavere una faccia il più possibile vicina a quella che aveva prima dell’incidente. L’impatto che il bolognese ebbe contro un camion in una curva mentre era lanciato ad alta velocità con la sua handbike gli ha letteralmente distrutto il volto. Il professor Bussi già lo ha operato alcuni giorni fa ed ora farà seguito un ulteriore intervento, presieduto dal professor Mortini.
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E nel frattempo il campione sta seguendo anche a riabilitazione di tipo motorio e cognitivo, fatto di stimoli sonori e visivi che gli vengono sottoposti in maniera mirata, per ottenere delle risposte e delle reazioni. Questo starebbe portando a dei buoni progressi. Ma la strada da fare prima di un totale recupero è ancora lunga.
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