Il Presidente del Consiglio Conte dichiara il suo interesse per il bene dell’Italia e dichiara di non puntare al Quirinale
Si dice interessato solo al bene dell’Italia, il premier Conte, che esclude possibili mire sul Quirinale e punta dritto agli obiettivi di un rilancio innovativo del Paese: sotto il profilo sociale, economico, digitale ed ambientale.
L’incontro, dopo le elezioni, con i vertici di maggioranza è servito a chiarire il suo punto di vista: di fronte ad uno Zingaretti che attacca il Mes e a un Di Battista che parla della “più grande sconfitta della storia” del Movimento, Conte rilancia cercando di sedare gli estremismi e mostrandosi, invece, ottimista.
Il Premier risponde anche sulla riforma fiscale, sull’emergenza Covid e il Recovery Fund e sui risultati del referendum; intanto, sul tavolo del Governo, restano un paio di questioni pressanti: la modifica del dl sicurezza e la riforma elettorale.
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Si dice soddisfatto il premier Conte per il referendum e sottolinea di dover ammettere che il merito della riforma spetti al Movimento. Un risultato ottenuto grazie alla tenacia degli elettori, che si sono recati alle urne nonostante il “particolare” periodo; così come garantirà, a suo avviso, una maggiore produttività del sistema istituzionale.
Quanto ai risultati delle regionali, il premier si dichiara sereno sulla stabilità del Governo, anche grazie alla fiducia riposta nella concordia dei partiti di maggioranza, e punta verso la priorità a soddisfare gli interessi del Paese.
Sulla riforma fiscale, il premier annuncia una modernizzazione che renda più appetibili gli investimenti nel nostro Paese mentre, sul Recovery Fund, chiarisce di essere in linea con i tempi previsti dall’Ue per la presentazione di progetti; l’Italia, ricorda Conte, ha affrontato al meglio la situazione di emergenza sanitaria, specie quando la si confronti con altri Paesi europei.
Infine, su legge elettorale e dl sicurezza, il premier sottolinea che il Germanicum elimina i collegi uninominali, alzando la soglia di sbarramento al 5%, e che il testo condiviso sulla sicurezza sarà sottoposto al controllo tecnico degli uffici preposti, prima di annunciarne la versione definitiva.
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