Quante volte ci capita di lasciare incustodito il proprio cellulare e indossare i panni di vittima preferita per i ladri di cellulari?
Al giorno d’oggi capita spesso di trovarsi vittima di un’imboscata o di un furto di qualche oggetto di valore a noi caro. Le automobili di proprietà, le abitazioni e i cellulari su tutti vengono costantemente presi di mira da ladri malviventi che studiano soluzioni rapide pur di arrivare al proprio obiettivo.
Ecco perchè come nel passato, anche e soprattuto nel presente è bene custodire in un luogo sicuro, gli oggetti a noi più cari per non diventare facili prede di un destino non programmato. Molto spesso i furti si realizzano per strada, piuttosto che nei luoghi privati.
Gli ambienti comunali diventano il fiore all’occhiello per coloro che sono abituati in qualche modo a rendere difficile al prossimo, una giornata già “zeppa” di stress tra lavoro e famiglia. La quotidianità dei nostri gesti, dei luoghi frequentati giornalmente, spesso diventano territorio di caccia per alcune persone che vivono in uno stato precario di povertà.
Grazie ad una delle tante tecniche prestigiose, utilizzate dai ladri, l’accaparramento di uno smartphone è diventato davvero un gioco da ragazzi.
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Tra i segreti di “ruberia” vi è una pratica vecchissima utilizzata dai ladri, per entrare in contatto con un oggetto con cui interagiamo più delle altre cose durante la gornata: il cellulare.
Tra un intervallo e l’altro siamo soliti fermarci ad un bar per rilassarci e consumare un buon caffè, stando seduti ad un tavolo. Questo è il momento giusto per il malvivente, per colpire a freddo e con disinvoltura. Si tratta di una tecnica all’avanguardia, tanto antica quanto ancora efficace come una bottiglia di Taurasi conservata per secoli in cantina.
Il cliente, in attesa del caffè tiene il cellulare per un attimo tra le mani, poi lo depone sul tavolo per distogliere l’attenzione e pensare al passante che inciampa accanto a lui. Quest’ultimo, quando ormai si trova in una posizione di vantaggio assoluto per arrivare all’obiettivo poggia il giornale che reggeva tra le mani sul tavolo del cliente “obiettivo”, magari coprendo lo smartphone.
Chiaramente dalla bocca la vittima vien fuori in automatico un’esclamazione tipica: “Tutto bene, si è fatto male?!”. Così facendo entra nel “gioco sporco” del ladro che nel frattempo ringrazia, riprende il giornale che aveva poggiato sul tavolo per sistemarsi e va via, trascinando con sè anche il cellulare della vittima.
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Il furto è compiuto! Quindi aprite gli occhi e fate bene attenzione quando e soprattutto dove riponete gli oggetti allo scoperto: potrete pentirvene!
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