Le dichiarazioni shock di Piera Donnini, guarita dal Coronavirus dopo mesi di cure, dichiara: “Ho pregato di morire”.
Piera Donnini, una donna di 62 anni di Sarzana – La Spezia – dipendente Coop fu tra le prime vittime del Coronavirus. Il suo calvario durò ben 4 mesi, portandola allo stremo delle forze, sia fisiche che psichiche. Il periodo più brutto della vita per la donna tanto da fare pensieri estremi, quali appunto il desiderio di morire. Sul punto la stessa dichiara: “Avevo dolori talmente forti che mi sono rivolta al Signore: falli cessare altrimenti prendimi, l’ho supplicato”. Positivo al Covid anche il marito, la Donnini ha iniziato a lamentare dei fortissimi dolori soprattutto alle gambe ma il dolore psichico era ancora più forte. La donna, risultata positiva nei primi di marzo, soffriva molto la solitudine anche se comunque la sua famiglia le stava vicino; la figlia le portava – mantenendo le distanze e non entrando nell’abitazione – i cibi pronti e il genero ha setacciato tutte le farmacie della zona per procurargli il saturimetro, lo strumento per controllare autonomamente il livello di respirazione.
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Piera Donnini, il suo invito alla prudenza
La Donnini racconta il suo percorso in ospedale a La Spezia, non è stata intubata ma aveva una mascherina per l’ossigeno. I miglioramenti sono arrivati lentamente giorno dopo giorno fino a quando non è potuta rientrare a casa per poter iniziare la quarantena. Ma la Donnini coglie l’occasione per precisare un aspetto che spesso viene tralasciato: il dopo malattia. Il Covid lascia delle conseguenze sul proprio corpo, non irrilevanti. Non a caso alla signora Donnini sono stati riscontrati dei problemi nella parte bassa del polmone.
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Parlare di ritorno alla normalità è difficile, nonostante il rientro a lavoro e l’ottima accoglienza di suoi colleghi, la Donnini confessa: “Ho paura di riprenderlo quel virus”.
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