E’ in arrivo l’app Io, un’unica applicazione per accedere ai servizi pubblici con cui i cittadini potranno presentare autocertificazioni, istanze e dichiarazioni nonché effettuare pagamenti tramite PagoPa.
Rischiano sanzioni i dirigenti pubblici che non predispongano l’adozione dell’app Io nella propria amministrazione, entro la fine di febbraio 2021.
Si tratta dell’applicazione prevista dal decreto-semplificazioni che permetterà ai cittadini di fruire dei servizi della pubblica amministrazione in modo più agevole.
Le amministrazioni pubbliche, cioè tutti i soggetti pubblici di cui all’articolo 2, comma 2, lettera a) del Cad e le amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1, comma 2, del D.Lgs. n. 165/2001, dovranno quindi mettere i propri contenuti e in particolare i propri servizi nell’applicazione Io.
Rimarranno esenti dalla riforma per ora i gestori dei servizi pubblici e le società a controllo pubblico.
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Cosa si potrà fare con l’app Io
Grazie all’app Io i cittadini potranno effettuare autocertificazioni, istanze, dichiarazioni nonché pagamenti a favore delle amministrazioni, tramite PagoPa.
Data la centralità del servizio nel processo di digitalizzazione del paese, le amministrazioni pubbliche sono tenute ad avviare i propri progetti di trasformazione digitale entro il 28 febbraio 2021.
Le conseguenze negative per i dirigenti che non si attivino entro fine febbraio 2021
Nel caso in cui si verifichino ritardi ingiustificati ciò comporterà una valutazione negativa della performance dirigenziale: non sarà quindi raggiunto il risultato da parte dei dirigenti responsabili delle strutture competenti.
Cosa che comporterà la riduzione di almeno il 30% della retribuzione di risultato nonché del trattamento accessorio collegato alla performance individuale.
Inoltre, in conseguenza di ciò saranno vietati premi o incentivi nell’ambito delle medesime strutture.
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Dal 28 febbraio 2021, inoltre, entrerà anche in vigore l’obbligo (slittato dal 30 giugno di quest’anno) per i prestatori di servizi di pagamento abilitati di utilizzare esclusivamente la piattaforma PagoPa, per i pagamenti verso le pubbliche amministrazioni.
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