Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, lunedì 28 settembre, ha comunicatoi dati dell’epidemia da Covid-19 in Italia tramite bollettino.
Aggiornato lo stato dell’epidemia da Covid-19 diffusasi in Italia. Oggi, stando alla tabella sanitaria del Ministero della Salute, il numero delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza è salito a 311.364 con un incremento di 1.494 casi. Salgono anche i soggetti attualmente positivi che ammontano a 50.323 (+705) ed i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva (+10) che ad oggi sono 264. Il numero dei guariti è giunto a 225.190 con un incremento di 773 unità. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 16 decessi che portano il bilancio delle vittime complessive a 35.851.
Il Ministero della Salute nella giornata di ieri ha comunicato che il numero delle persone risultate positive al virus era salito a 309.870. Di questi risultavano essere attualmente positivi 49.618 soggetti. Salivano i ricoveri nei reparti di terapia intensiva che ieri contavano 254 pazienti. Il numero dei guariti era giunto a 224.417. Purtroppo si aggravava ancora il bilancio delle vittime che portava il totale dall’inizio dell’emergenza a 35.835.
La Sicilia ha comunicato, si leggeva nelle note, che dei 107 nuovi casi positivi di ieri, 7 erano migranti ospiti dell’Hotspot di Lampedusa. La Regione Calabria, invece, segnalava che dei 31 nuovi casi positivi di ieri, 24 erano migranti. La Regione Basilicata, infine, comunicava che l’aumento dei casi rispetto al trend dei giorni scorsi era dovuto ad un cluster in una casa di riposo (28 casi tra assistiti e operatori sanitari) e all’attività di contract tracing.
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Stando alla tabella sanitaria dal Ministero della Salute pubblicata sabato, il numero delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza era salito a 308.104. Aumentavano anche i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 48.593. Salivano anche i ricoveri in terapia intensiva che contavano 247 pazienti. Il numero dei guariti era giunto a 223.693. Purtroppo si aggravava ancora il bilancio dei decessi per un totale di 35.818 decessi.
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“La Francia avrà bisogno del lockdown totale, noi no se ci comportiamo bene, ma Lazio e Campania sono a rischio“. Questo il parere del consigliere della Salute del ministro Speranza, Walter Ricciardi che ha rilasciato un’intervista alla redazione de La Stampa. Il professore soffermandosi sul rientro a scuola ha spiegato che al momento la prima impressione è positiva, ma bisognerà attendere due settimane per essere del tutto certi.
In merito alla riapertura degli stadi ai tifosi, Ricciardi afferma che bisogna mantenere le disposizioni attuali considerata il periodo di circolazione intensa del virus. Per poter rivedere i tifosi sugli spalti, secondo l’esperto, bisognerà attendere che il contagio diminuisca o che venga trovato il vaccino. Per quanto riguarda, invece, la vita sociale quella può continuare, ad avviso di Ricciardi, ma rimanendo attenti e rigorosi rispettando le norme anti contagio. “Mascherine obbligatorie in tutta l’Italia come in alcune regioni? Dipenderà dai contagi. In questa fase –spiega il consigliere del ministro della Salute a La Stampa– tutte le città e le regioni sono ripartite alla pari. In primavera Lombardia e Piemonte erano le zone più colpite, mentre ora sono Lazio, Campania e Sardegna“.
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“Il mondo è sotto scacco, i Paesi vicini a noi anche, l’Italia molto meno, ma l’aumento delle terapie intensive indica che il virus continua a circolare. Dobbiamo essere molto attenti perché possiamo avere un autunno come la scorsa primavera“. Queste le parole del professor Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive (INMI) ″Lazzaro Spallanzani″, ospite della trasmissione Mezz’ora in più su Rai Tre. L’esperto ha poi proseguito spiegando che questo virus, più di altri, provoca sintomi gravi a livello respiratorio che necessitano di un supporto respiratorio, l’unico strumento insieme al cortisone di cui si ha certezza sull’efficacia al momento. “Più teniamo vuote le terapie intensive –aggiunge Ippolito- meglio è, ma per farlo bisogna essere coscienti, pensare che ognuno di noi possa essere infetto”.
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Attualmente la Francia rientra nel novero delle Nazioni con un quadro epidemiologico spinoso. Il Paese d’Oltralpe, infatti, sta registrando un numero sempre crescente di casi di contagio. Per contenere l’epidemia i premi Nobel per l’Economia Abhijit Banerjee e Esther Duflo hanno avanzato una singolare proposta.
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Si chiama lockdown dell’Avvento e dovrebbe servire a tutelare il periodo Natalizio. Ad avviso dei due scienziati sarebbe opportuno un nuovo “Restate a casa” a far data dal 20 dicembre.
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