Bonus facciate: gli ultimi chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

Bonus Facciate: l’Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti sugli interventi edilizi da portare in detrazione. Vediamo quali.

Bonus facciate: gli ultimi chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate
Palazzo (foto Pixabay)

L’interpello cui l’Agenzia delle Entrate ha dato seguito con risposta n. 411 del 25 settembre scorso riguardava il regime di detrazione fiscale di alcune spese che possiamo definire “correlate” a quelle di facciata.

Si tratta di quelle sostenute per la rimozione della pavimentazione esistente, l’impermeabilizzazione e rifacimento della pavimentazione, la rimozione e riparazione delle parti ammalorate dei sotto-balconi e successiva tinteggiatura e la rimozione e riparazione delle parti ammalorate dei frontalini dei balconi e successiva tinteggiatura.

A riguardo l’Agenzia delle Entrate ha ribadito i presupposti per la fruizione della detrazione fiscale, di cui all’art. 1, commi da 219 a 224, Legge di Bilancio per il 2020.

In particolare, la detrazione riguarda gli interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati in zona A o B ai sensi del decreto del Ministro dei lavori pubblici 2 aprile 1968, n. 1444.

Per zona A si intendono: “le parti del territorio interessate da agglomerati urbani che rivestano carattere storico, artistico e di particolare pregio ambientale o da porzioni di essi, comprese le aree circostanti, che possono considerarsi parte integrante, per tali caratteristiche, degli agglomerati stessi”.

Per zona B invece devono intenedersi: “le parti del territorio totalmente o parzialmente edificate, diverse dalle zone A): si considerano parzialmente edificate le zone in cui la superficie coperta degli edifici esistenti non sia inferiore al 12,5% (un ottavo) della superficie fondiaria della zona e nelle quali la densità territoriale sia superiore ad 1,5 mc/mq”.

Leggi anche —> Bonus facciate: esclusa la tinteggiatura di persiane e scuri

Il regime di detrazione con il bonus facciate: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

Bonus facciate: gli ultimi chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate
Facciata di un palazzo antico (foto Pixabay)

L’Agenzia delle Entrate ha risposto all’interpello spiegando che il bonus facciate spetta anche per le spese sostenute per la rimozione e impermeabilizzazione e rifacimento della pavimentazione del balcone nonché per rimozione e riparazione delle parti ammalorate dei sotto-balconi e dei frontalini e successiva tinteggiatura.

Circostanza che rende ancora più interessante la misura.

Inoltre, l’Agenzia delle Entrate ha altresì ribadito che in base all’art. 121 D.L. n. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio), i soggetti che sostengono le spese relative agli interventi che rientrano nel bonus facciate possono optare anche per lo sconto in fattura oppure la cessione del credito d’imposta.

Leggi anche —> Superbonus al 110%: rientrano anche i fabbricati non abitabili

Bonus facciate: gli ultimi chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate
Muro (foto Pixabay)

Le modalità attuative delle due opzioni sono regolate e chiarite dal Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate 8 agosto 2020, n. 283847.

Se vuoi essere sempre informato in tempo reale, seguici sulle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter.

Gestione cookie