Carlo Cracco sotto accusa, pioggia di polemiche: “41 euro 3 spremute”. Sui social sono partite le polemiche per uno scontrino pubblicato
Carlo Cracco di nuovo nel mirino del web per uno scontrino pubblicato sui social. Il web si divide: c’è chi lo attacca per i prezzi esorbitanti, e chi lo difende perché “se vai a mangiare lì, devi essere consapevole che paghi il nome”. Lo scontrino raffigura tre spremute d’arancia a 9 euro, e due bottiglie d’acqua minerale a 7 euro ciascuna.
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Carlo Cracco sotto accusa per i prezzi: finisce nel mirino del web per uno scontrino
🤬🤬🤬 pic.twitter.com/vhs2gm3vvx
— Ninabecks #iostoconRenzi (@ninabecks1) September 29, 2020
Alla fine è bastato davvero che venisse postato uno scontrino come questo per far scoppiare la polemica. Negli scorsi giorni, Carlo aveva fatto discutere per un’iniziativa contro gli sprechi alimentari, che lo aveva visto servire ai suoi clienti solo tre quarti di pizza invece di una intera. La polemica è partita perché la pizza costava 16 euro e ci mancava pure un pezzo.
A distanza di così pochi giorni, ecco una nuova polemica, per un conto leggermente salato pagato da un utente sul web. Tre spremute d’arancia, e due bottiglie minerale, per un totale di 41 euro. Una cifra assurda che ha fatto discutere molto e ha diviso il web in due parti. C’è chi si sforza di capire il prezzo delle spremute, che magari sono fatte con arance speciali, ma proprio sull’acqua nessuno riesce a passarci sopra.
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Addirittura c’è chi consiglia gli utenti di andare a mangiare al Mc Donald’s, se vogliono pagare poco. Alcuni azzardano qualche esempio: “Alla fine è come quando compri un cappotto che costa 200 euro da Gucci, e Zara ce l’ha uguale a 50 euro. Tu paghi il nome, principalmente quello, e qui non possiamo fare un discorso del genere. Se non vi piacciono questi prezzi, andate a fare l’aperitivo altrove”.