Omicidio Lecce: le vittime avevano convissuto con l’assassino

Per un periodo coinquilini, poi l’allontanamento: la vicenda che coinvolge la coppia di Lecce, uccisa dall’uomo che aveva condiviso il loro appartamento

Daniele De Santis e Eleonora Manta
Daniele De Santis e Eleonora Manta (foto dal web)

Emergono nuove informazioni in merito alla vicenda di Daniele De Santis ed Eleonora Manta, la coppia di Lecce uccisa lo scorso 21 settembre: Antonio De Marco, il killer, era stato anche loro coinquilino per un periodo di tempo, della durata di circa un mese. Poi, i due avevano improvvisamente deciso di allontanarlo. Stando alle fonti, Eleonora non gradiva la presenza del ragazzo in casa.
Che il rancore provato da Antonio possa essere il movente dell’omicidio?

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Omicidio a Lecce: al coppia aveva convissuto con l’assassino

Appartamento
Appartamento (foto da Getty Images)

La ricostruzione dei fatti, secondo il Messaggero, inizia da ottobre 2019, quando Daniele ed Eleonora fanno la conoscenza di Antonio, che era alla ricerca di un appartamento dove stare. Dopo il sì dell’arbitro, la situazione in casa si era complicata a causa di Eleonora: la ragazza infatti, come confessato ad un’amica, non gradiva la presenza del coinquilino. Per questo motivo, dopo circa un mese, Marco fu invitato a lasciare l’appartamento e a trovarsi un’altra sistemazione.

A luglio 2020, il giovane chiede nuovamente alla coppia di poter prendere in affitto la stanza, ma vede rifiutarsi la richiesta. I due fidanzati, in quell’occasione, si scambiano dei messaggi in cui deridono Antonio, ma alla fine la questione si chiude così.

Antonio De Marco: omicidio motivato dal rancore?

Omicidio
Omicidio (foto da Getty Images)

Seguendo questa nuova ricostruzione della vicenda, si può ipotizzare un rancore che Antonio covava in segreto, per via dei rifiuti continui della coppia. Forse, armato di una freddezza inconcepibile, De Marco ha pianificato tutto nei minimi dettagli, attuando quindi una sorta di “vendetta” verso i due fidanzati. E probabilmente è proprio tale freddezza ad averlo condotto, subito dopo l’esecuzione dell’omicidio, ad una festa: mentre gli altri discutevano del fatto, lui faceva finta di niente, come se nulla fosse accaduto.

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