Maxi truffa ai danni di un famoso professionista, due indagati

Il noto designer e architetto Antonio Citterio sarebbe rimasto vittima di una truffa messa in atto dalla segretaria del suo studio. Sottratti 4,5 milioni dai conti

Antonio Citterio truffa (foto dal web)
Antonio Citterio truffa (foto dal web)

È il noto designer e architetto Antonio Citterio la vittima della maxi truffa scoperta dalla Guardia di finanza di Milano. Le fiamme gialle hanno sequestrato 4,5 milioni di euro alla sua segretaria e addetta amministrativa. Antonio Citterio, 70 anni, è stato due volte vincitore del Compasso d’oro e con i propri lavori esposti al MoMa di New York e al Centro Georges Pompidou di Parigi.

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Secondo le ipotesi degli inquirenti, Licia Enrica Azzurrina Scagliotti e Simone Facchinetti, funzionario di banca Bpm, tra il 2013 e il 2018, avrebbero truffato Citterio in maniera continuativa e sistematica, il tutto con firme false su centinaia di assegni e con richieste di emissione di carte di pagamento.

I soldi spesi in ristrutturazioni e investimenti

Antonio Citterio truffa (foto dal web)
Antonio Citterio truffa (foto dal web)

Le indagini, coordinate dal pm Giovanni Tarzia e condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, prevedono ora l’obbligo di dimora per il dipendente dell’istituto di credito e un sequestro preventivo per equivalente dello stesso importo intascato illecitamente.

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Solo nel 2018 Citterio si sarebbe accorto della truffa avviando di fatto le indagini sul caso. Secondo gli inquirenti i due avrebbero sottratto una cifra vicina ai 4,5 milioni di euro. I soldi sottratti sarebbero stati usati poi per speculazioni, investimenti, gioco d’azzardo, e per la ristrutturazione di un ristorante di Chiavari.

Carabinieri (foto dal web)
Carabinieri (foto dal web)

I reati contestati a vario titolo ai due sono truffa aggravata, autoriciclaggio (per Scagliotti), evasione fiscale e indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito.

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