Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, venerdì 2 ottobre, ha comunicato i dati dell’epidemia da Covid-19 in Italia tramite bollettino.
Il Ministero della Salute ha aggiornato lo stato dell’epidemia da Covid-19 nel nostro Paese. Stando alla tabella sanitaria di oggi, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono saliti a 319.908 (+2.499). Ancora in crescita anche gli attualmente positivi che risultano essere 53.997, 1.350 in più di ieri ed i pazienti ricoverati in terapia intensiva: ad oggi 294 (+3). Il numero dei guariti è giunto a 229.970 con un incremento di 1.126 unità. Si aggrava ancora il bilancio complessivo delle vittime con 23 decessi nelle ultime 24 ore che portano il totale 35.941.
La Calabria, si legge nelle note, ha segnalato che dei 18 positivi di oggi uno è un migrante. Il Piemonte ha comunicato che dei 219 casi, 58 sono riallineamenti riferiti alla giornata di ieri.
Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di lunedì 1 ottobre
Nella giornata di ieri i casi di contagio erano saliti a 317.409, ossia 2.548 unità in più rispetto a mercoledì. In crescita anche gli attualmente positivi che risultavano essere 52.647 (+1.384) ed i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 291 in totale. Il numero dei guariti dall’inizio dell’emergenza era giunto a 228.844. Il bilancio complessivo dei decessi saliva a 35.918.
La Regione Sardegna, come si leggeva nelle note, segnalava che l’incremento del numero dei ricoverati era scaturito da un errato conteggio del 29 settembre.
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Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata mercoledì 30 settembre
Nella giornata di mercoledì è stato pubblicato l’aggiornamento relativo all’epidemia da Covid-19 in Italia. Stando alla tabella sanitaria del Ministero della Salute, i casi di contagio erano saliti a 314.861. In aumento anche gli attualmente positivi che risultavano essere 51.263 , così come i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva che ad ammontavano a 280. Il numero dei guariti dall’inizio dell’emergenza era giunto a 227.704. Il bilancio complessivo delle vittime era salito a 35.894.
La Regione Abruzzo, si leggeva nelle note, segnalava la sottrazione di un caso dai positivi poichè già in carico ad altra regione. La Regione Calabria comunicava che dei 18 positivi, 4 erano migranti. La Regione Sicilia, invece, rendeva noto che dei 170 nuovi positivi, si rilevavano 29 militari della marina sbarcati a Siracusa dalla Nave Margottini. La Sardegna, infine, segnalava 3 nuovi decessi: “-2 persone residenti nel territorio della Provincia del Sud Sardegna, uno ricoverato di 78 anni, uno deceduto all’accesso in Pronto Soccorso presso l’ospedale Santissima Trinità di Cagliari, di 75 anni; – 1 persona residente nel territorio della Provincia di Sassari, di 90 anni, con plurime comorbilità“.
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Covid-19, Locatelli: “Nuovo lockdown? Non rivivremo quanto accaduto in primavera”
l presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, nel corso di un’intervista a Repubblica, ha analizzato la situazione che sta al momento vivendo l’Italia relativamente all’epidemia da coronavirus. Secondo il membro del Comitato tecnico scientifico, i numeri degli ultimi giorni non devono allarmare la popolazione, ma metterla in allerta, nonostante siano sicuramente più bassi rispetto ad altri Paesi. “Va chiarito –prosegue l’esperto- che quanto affrontato durante la scorsa primavera non verrà rivissuto: un nuovo lockdown non si prende in considerazione”.
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Covid-19, Crisanti: “Nuovi provvedimenti restrittivi? Se si superano i 7-8 mila casi al giorno”
“A livello nazionale, volendo fare le debite proporzioni, ai primi di marzo probabilmente nel nostro Paese avevamo 40mila-50mila casi al giorno, quindi siamo molto lontani da quei numeri. Penso che Intorno ai 7-8 mila casi al giorno bisognerebbe prendere provvedimenti restrittivi, ma bisogna vedere regione per regione. Se una in una regione incrementano moltissimo bisogna intervenire“. Questo il parere del virologo Andrea Crisanti, durante la puntata di ieri di Piazzapulita, in onda su La7, in merito all’ultimo incremento dei casi di contagio registrato nella giornata di ieri (2.548).
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Covid-19, asintomatici: lo studio per comprendere l’esistenza di “tolleranti” al virus
“Sino ad oggi la popolazione è stata suddivisa in contagiati, guariti, sani e deceduti. Una ovvia semplificazione che però non corrisponde alla reale complessità del quadro attuale che riguarda i cosiddetti asintomatici“. Questo quanto riferito dal professor Andrea Crisanti alla redazione l’Avvenire. Il microbiologo dell’Università di Padova ha proseguito spiegando chi sono gli asintomatici. Questi ultimi sono sia coloro i quali sono in procinto di ammalarsi, sia chi al contrario rimarrà completamente sano, o come li definisce Crisanti all’Avvenire, tolleranti.
Secondo gli studi ed i dati, la stragrande maggioranza dei soggetti che contraggono il virus non manifesta la malattia perché in grado di convivere con il Sars-Cov2.
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Ma qual è il fattore che rende possibile ciò? È questo il nodo che i professori dell’Università di Padova stanno cercando di sciogliere. Ed al contempo, ovviamente, capire invece perché alcuni si ammalano in maniera grave.
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