Il virologo Andrea Crisanti, alla trasmissione Piazzapulita, ha affermato che nel caso si superi la soglia dei 7-8mila casi da Covid-19 al giorno bisogna prendere nuovi provvedimenti restrittivi.
Nella giornata di ieri, stando al bollettino diffuso dal Ministero della Salute, si sono registrati oltre 2.500 nuovi casi di contagio da Covid-19, emersi da un numero di tamponi record (118.236). Numeri che non si verificavano da oltre cinque mesi e che preoccupano gli esperti. A commentare i dati è stato il virologo dell’Università di Padova, Andrea Crisanti, intervenuto in collegamento alla trasmissione Piazzapulita, in onda su La7. Secondo il virologo, se questi numeri dovessero crescere, superando la soglia dei 7/8mila casi al giorno saranno necessarie nuove misure restrittive più rigide per contenere la diffusione del virus.
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“A livello nazionale, volendo fare le debite proporzioni, ai primi di marzo probabilmente nel nostro Paese avevamo 40mila-50mila casi al giorno, quindi siamo molto lontani da quei numeri. Penso che Intorno ai 7-8 mila casi al giorno bisognerebbe prendere provvedimenti restrittivi, ma bisogna vedere regione per regione. Se una in una regione incrementano moltissimo bisogna intervenire“. Questo il parere del virologo Andrea Crisanti, durante la puntata di ieri di Piazzapulita, in onda su La7, in merito all’ultimo incremento dei casi di contagio registrato nella giornata di ieri (2.548).
Il virologo dell’Università di Padova ha proseguito spiegando che se si è passati da 1.800 a 2.500 casi in un giorno, potrebbe trattarsi di un fenomeno occasionale e bisogna attendere cosa succede nei prossimi giorni perché è importante la dinamica, più che l’aumento giornaliero. Alla domanda se la riapertura delle scuole possa ver influito sull’impennata dei contagi, Crisanti risponde: “Tutti hanno concordato che l’effetto riapertura delle scuole si sarebbe visto dopo 4-5 settimane, quindi, penso che nei prossimi giorni vedremo se questo aumento si ripete e se potremo collegarlo alle scuole“.
Crisanti si è poi soffermato sul metodo dei tamponi a tappeto, a suo avviso, non necessario: “Bisogna fare i tamponi in situazioni mirate, se c’è una persona infettata, qualcuno gli ha trasmesso il virus, individuando quest’ultimo si impedisce che possa trasmetterlo ancora“.
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Infine l’esperto ha parlato in merito ai vaccini antinfluenzali che, secondo alcuni esperti potrebbero leggermente proteggere dal coronavirus. Crisanti afferma che questo tipo di vaccini si ordinano ad aprile e quest’anno sono state ordinate le stesse dosi del 2019, poi si è provveduto a nuove ordinazioni, tanto che ancora ci sono tantissimi bandi aperti per l’acquisto. Questa circostanza, ad avviso del virologo, rappresenterebbe una mancata programmazione. “È importante –chiosa Crisanti- vaccinarsi per proteggersi dall’influenza, poi vedremo se sarà utile contro il Covid-19“.
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