Il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli ha parlato dell’epidemia Covid-19 in Italia e della possibilità di un nuovo lockdown.
L’impennata dei casi di contagio da Covid-19 registrata negli ultimi giorni preoccupa la popolazione italiana. Nella giornata di ieri i nuovi casi erano oltre 2.500, incremento che non si registrava da mesi. Il timore maggiore è legato soprattutto alla possibilità di un nuovo eventuale lockdown totale, come quello disposto a marzo dal Governo. Sul punto è intervenuto il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, in un’intervista rilasciata alla redazione di Repubblica. Il membro del Cts ha rassicurato spiegando che l’Italia non rivivrà un nuovo lockdown, ipotesi che al momento non è presa in considerazione.
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Covid-19, il presidente del Css Locatelli: “Nuovo lockdown? Non rivivremo quanto accaduto in primavera“
Il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, nel corso di un’intervista a Repubblica, ha analizzato la situazione che sta al momento vivendo l’Italia relativamente all’epidemia da coronavirus. Secondo il membro del Comitato tecnico scientifico, i numeri degli ultimi giorni non devono allarmare la popolazione, ma metterla in allerta, nonostante siano sicuramente più bassi rispetto ad altri Paesi. “Va chiarito –prosegue l’esperto- che quanto affrontato durante la scorsa primavera non verrà rivissuto: un nuovo lockdown non si prende in considerazione“. Secondo Locatelli, adesso il Paese è preparato ed i posti in terapia intensiva per affrontare il Covid-19 ci sono, in attesa dell’arrivo di un vaccino e delle cure.
Il presidente del Css si è poi soffermato su un tema molto dibattuto in queste settimane: la riapertura delle scuole che, secondo il parere di alcuni, possa aver influito sull’aumento dei casi. In merito Locatelli ha spiegato che, a suo avviso, la scuola non sta ancora impattando sui contagi, dato che è ancora passato poco tempo dal ritorno tra i banchi e ci sono misure stringenti per garantire la sicurezza. “Non ho la sfera di cristallo –spiega il membro del Cts- ma credo che alla fine la partita giocata nelle scuole avrà un risultato largamente positivo“. Locatelli ha poi ribadito l’importanza del rispetto delle norme anti contagio: l’utilizzo delle mascherine, il lavaggio accurato delle mani e soprattutto il distanziamento sociale per evitare assembramenti.
In merito all’aumento dei ricoveri nei reparti di terapia intensiva degli ospedali, il numero che allarma maggiormente gli esperti, il presidente del Css spiega che l’incremento da sotto i 50 ai quasi 300 di ieri testimonia che il virus continua a circolare e può provocare danni gravi sull’organismo. Inoltre si è assistito ad un cambio di direzione: durante la fase emergenziale in primavera il problema era concentrato al Nord, mentre adesso si è spostato anche al Sud.
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Infine, l’intervista a Repubblica si chiude con un parere su quanto sta accadendo in altri Paesi europei, dove l’aumento dei casi che ha indotto i Governi ad introdurre nuove misure restrittive. L’Italia, secondo Locatelli, è in una situazione avulsa rispetto al contesto internazionale, ma bisogna sempre mantenere dei comportamenti responsabili imparando a convivere con il Covid-19.
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