A causa della pandemia, si è sentito l’esigenza di monitorare la condizione dei bambini migranti rifugiati in Italia: nasce il Progetto Unicef.
Un incontro importante da cui è scaturita una collaborazione tra Unicef ed il Ministero. Un incontro avvenuto nella capitale tra Francesco Samengo – Presidente Unicef Italia – e Sandra Zampa, la Sottosegretaria di Stato alla Salute, teso a promuovere l’allattamento in luoghi pubblici, vaccinazioni e favorire i servizi socio-sanitari. Un programma mirato alla protezione soprattutto dei bambini ed adolescenti che sono in Italia come migranti o rifugiati. Il Presidente Samengo ha così dichiarato l’incontro: “L’incontro è servito per porre le basi per una proficua collaborazione tra l’Unicef e il Ministero della Salute e per progettare nei prossimi mesi azioni sinergiche concrete che possano migliorare le condizioni di tanti bambini e bambine che vivono nel nostro Paese…”
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Unicef e Ministero della Salute, cosa prevede il progetto
Allattamento, vaccinazioni e potenziamento servizi socio-sanitari sono le parole chiave della collaborazione tra Stato e Unicef. L’allattamento verrà favorito nei luoghi pubblici, una pratica da preservare assolutamente, così come garantire le vaccinazioni fondamentali soprattutto se all’interno di uno stato di diritto che mira alla tutela della salute pubblica. Infine potenziare i servizi socio-sanitari assicurandone a tutti l’accesso, in particolar modo alle fasce deboli. Dall’emergenza Covid è scaturita una particolare attenzione alla salute mentale dei bambini e degli adolescenti. Da questa esigenza, un report dell’Unicef previsto per il prossimo anno dal titolo “La Condizione dell’infanzia nel mondo”. In fase di perfezionamento altresì un nuovo documento che mira alla tutela dei bambini: Il nuovo Codice etico del Diritto della persona di minore età alla salute e ai servizi sanitari, uno strumento per tutelare la salute dei minori, piccoli ed adolescenti.
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Particolare attenzione rivolta ai minori che vertono in condizioni maggiori di precarietà: i minori stranieri non accompagnati dai genitori. Una categoria fortemente a rischio che meritava pertanto la giusta tutela.
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