Orietta Berti:”Non mi sono mai sentita così umiliata”

Orietta Berti intervistata da Silvia Toffanin a Verissimo, racconta degli attacchi subiti durante la sua carriera

Ospite a Verissimo sabato, Orietta Berti che in una lunga intervista ha parlato anche degli attacchi che ha subito durante la sua carriera, dai critici musicali. Sostiene che hanno cercato di tagliarla fuori dal sistema, sopratutto nel 1967 quando partecipò a Sanremo con il brano Io tu e le rose. Era l’anno della scomparsa di Luigi Tenco che scrisse la sua canzone. La gente dell’ambiente non la salutava e i giornalisti non volevano scrivere su di lei e nemmeno intervistarla. Orietta ricorda questi momenti con sofferenza. La Berti dice poi che hanno abbandonato Luigi Tenco e la sua canzone. Lei sostiene che la sua canzone era piaciuta molto al pubblico anche se non vinse, ma la colpa non era certo sua.

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L’umiliazione subita a Domenica In

 

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La Berti partecipò a Domenica In per un’intervista ma il giornalista presente si è rifiutato di intervistarla, e umiliandola le disse che non voleva avere nulla a che fare con lei e che non si sentiva di farle l’intervista. Orietta si dice incredula, non capiva quale fosse il problema, era una persona onesta che non aveva fatto niente di male. La cantante racconta per lei è stato un periodo difficile della sua vita e che se non fosse stato per suo marito e l’amore del suo pubblico che l’aveva sempre sostenuta, forse non avrebbe retto. La scomparsa di Luigi Tenco e il non aver vinto Sanremo con la sua canzone è stata la causa del perché di questa discriminazione.

Il cantautore si è suicidato e in una lettera lasciata prima di compiere il gesto, confessa il motivo. A quanto pare scrisse che l’esclusione della sua canzone “Ciao amore ciao” dal Festival lo distrusse. Infatti il brano che invece portò la Berti fino alla fine “Io tu e le rose” fu scelto al posto dell’altro. Ma Tenco non aveva mai creduto in questo brano. Tuttavia intorno alla morte suicida del cantautore ci sono molti misteri, infatti il fratello disse che la scrittura del biglietto non era la sua. Mentre la Toffanin rimarca il fatto che nel biglietto ci fossero due errori di ortografia che lui non avrebbe mai commesso.

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Rimarrà forse uno dei più grandi misteri dello spettacolo, questo però non fu un motivo per denigrare la canzone e la cantante Orietta Berti. Purtroppo Sanremo è un concorso e non sempre vince la canzone che ognuno vorrebbe.

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