Il virologo Matteo Bassetti nell’ultimo post su Facebook: “Obbligo mascherina ovunque è sbagliato. Così ripetiamo l’errore del lockdown generalizzato”
Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, fa nuovamente sentire la sua voce attraverso i social. Non è convinto delle nuove disposizioni che molti sindaci e governatori stano adottando riguardo l’uso delle mascherine all’aperto, e lo sostiene pubblicando un post sul suo profilo Facebook, spiegando che “in questo modo ripetiamo l’errore fatto con il lockdown generalizzato”.
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Scrive: “Rendere obbligatoria la mascherina in tutta Italia all’aperto senza alcuna distinzione tra le aree geografiche a più alta e più bassa circolazione endemica è sbagliato. L’uso delle mascherine ha senso solo in luoghi confinati, laddove non sia possibile avere certezza e garanzia del necessario distanziamento fisico oppure all’aria aperta quando non si riesca a mantenere il distanziamento fisico. Si ricommette l’errore fatto con il lockdown: un’unica misura per tutta l’Italia senza tener conto delle differenze regionali e locali”.
Bassetti: “Basta terrorismo psicologico”
Solo ieri AdnKronos riportava la dichiarazione di Bassetti in risposta all’affermazione di un altro virologo chiamato in causa in questi lunghi mesi di pandemia: per Massimo Galli, infatti i numeri parlerebbero di un drammatico passo indietro il quale starebbe riportando l’Italia alla situazione di marzo-aprile.
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Un’idea categoricamente respinta da Bassetti il quale è certo nel ritenere che non si può dire una tal cosa ai cittadini: “Non possiamo dire che si è tornati a marzo-aprile. È necessario consultare i numeri delle terapie intensive che oggi sono circa 300”.
“Ad agosto si è registrato il numero minimo di ricoveri, ossia 50. Ciò significa che in due mesi si è saliti di 250 unità, dato che quindi non può portare al terrorismo psicologico”, sottolineava Bassetti.
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