Le carni bianche sono consigliate a chi desidera seguire una dieta ipocalorica ma ricca di nutrienti. Vediamo anche i migliori metodi di cottura
Le carni bianche per la loro composizione sono adatte a tutte le età e ideali fin da piccolissimi per la ricchezza di proteine nobili, ferro e vitamine del gruppo B, con il vantaggio di avere una quota minore di grassi. Una caratteristica che fa sì che possano essere consumate più spesso rispetto alle carni rosse e che siano particolarmente adatte a chi segue una dieta ipocalorica.
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Dal punto di vista nutrizionale, le carni bianche sono fonte di proteine (in media il 20%) di buon valore nutrizionale, cioè ricche di aminoacidi essenziali, di vitamine del gruppo B (tiamina e riboflavina) e di minerali (ferro, zinco, rame) oltre ad essere altamente digeribili.
Per carni bianche – pollo, tacchino, coniglio, vitello, maiale, agnello – si intendono tutte quelle carni che hanno un minore quantitativo di mioglobina, una proteina che conferisce alla carne il caratteristico colore rosso. Di solito le carni rosse hanno un contenuto di mioglobina che oscilla tra lo 0.4 e il 2%, mentre quelle bianche si attestano tra lo 0.3 e lo 0.05%.
Carni bianche: come cucinarle
È bene preferire le carni bianche se si vuole seguire un regime alimentare salutare, perché più magre e a differenza di quelle rosse, non esistono evidenze scientifiche che mostrino rischi in caso di assunzione eccessiva. Si consiglia di consumarne 3-4 porzioni alla settimana, mentre non più di 2 volte alla settimana per quelle rosse.
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Le carni bianche, in cucina, possono essere usate per preparare moltissimi piatti e si prestano a tantissimi metodi di cottura anche se è sempre meglio preferirne una più rapida e a temperature più alte. Da evitare, invece, la cottura alla griglia, brace, piastra. Questi metodi, infatti, brucerebbero di più la carne rendendola a tratti cancerogena.
Alle carni bianche si addicono tutti i sistemi di cottura, ma ve ne sono alcuni caratteristici, generalmente più “delicati”, non applicabili alle carni rosse: cottura in casseruola o glassata, frittura, impanatura, pastella, farina e uovo, cottura brasata.
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