Covid-19, Sileri: “Aumento casi di contagio? Non è un’impennata, ma una salita controllata”

Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, si è espresso in merito al nuovo e considerevole aumento dei casi di contagi da Covid registratosi in Italia.

Pierpaolo Sileri
Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri (foto dal web)

Nella giornata di ieri si è registrato un considerevole aumento dei casi di contagi. Una circostanza che ha destato non poche preoccupazioni e che ha riacceso la paura. In merito si è espresso il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, il quale ha affermato che attualmente il Paese non si trova a fronteggiare un’impennata, ma un mero aumento dei casi spiegando il motivo di tale sua posizione.

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Covid-19, Pierpaolo Sileri: “Aumento dei contagi? Non siamo davanti ad un’impennata”

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(Getty Images)

Non sarebbe definibile come “impennata” il nuovo aumento dei casi di contagio da Covid-19. Ad affermarlo il Viceministro della Salute Pierpaolo Sileri il quale ospite della trasmissione L’Italia s’è desta ha riferito che l’Italia attualmente sta affrontando “una salita controllata dei contagi“. Per il viceministro 3500 casi non sarebbero da considerarsi come “una notevole circolazione del virus“. Nonostante ciò, l’invito alla prudenza è sempre costante: rispettare oggi le regole, ci salverà domani. Utilizzare i dispositivi di sicurezza personale, nonché mantenere il distanziamento sociale. Va da sé che meno circolerà il virus, riferisce Sileri, meno rischi ci saranno che aumentino i casi e che il virus attacchi le cosiddette fasce deboli, ossia gli anziani.

L’utilizzo della mascherina, in questo frangente è di fondamentale importanza: “Protegge se stessi e gli altri. Se smettessimo di utilizzarla – afferma Sileri- saremo nella stessa situazione di febbraio-marzo“. Il viceministro utilizza toni perentori, il virus è letale ed insidioso. Bisogna indossare la mascherina, per tale ragione a suo avviso sarebbe giusto l’obbligo di utilizzo avanzato dal Governo. Solo così potranno scongiurarsi i contagi.

Quanto ad una possibilità di un secondo lockdown, invece, Sileri si dice scettico, ritenendo la misura altamente improbabile. Più plausibile potrebbe essere che se ne registrino a livello locale. Non sono mancate considerazioni in merito ai trasporti: “Le prescrizioni sono già state dettate. Serve un’implementazione dei servizi, aumentando corse e tragitti nelle ore di punta. Se tutti utilizzano la mascherina, però, i rischi di contagio si abbassano“.

Quanto ai test rapidi, altro tema cocente, il Viceministro ha affermato che ora è il momento di utilizzare ogni mezzo a disposizione per cercare di migliorare l’attività di screening e diagnosi. La velocità nell’ottenere risultati è di fondamentale importanza. Nelle prossime settimane è certo che inizierà a circolare anche l’influenza, con sintomatologia simile a quella del Covid. Per tale ragione bisogna essere preparati.

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In conclusione quindi nessuna impennata, ma solo una fisiologica risalita che deve essere contenuta impiegando tutte le regole base di prevenzione. Il Covid non è una semplice influenza, di questo se ne è avuta prova. A riguardo Sileri ha chiosato invitando le persone a non cadere nello sconforto e dicendo: “Il virus c’è, ma noi siamo capaci di difenderci, lo sconfiggeremo quando finalmente sarà prodotto il vaccino, dobbiamo conviverci“.

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