Cosa c’è da sapere su Immuni, l’App promossa dal Governo che monitora i contagi e la diffusione del Covid-19, fortemente criticata e accusata di ledere la libertà personale.
Immuni è una delle tante applicazioni disponibili per tutti i dispositivi, Android ed IOS. Il Governo sta tentando di incentivarne l’utilizzo con spot pubblicitari invitando la popolazione ad usare questa applicazione per contenere il contagio. Negli ultimi giorni l’insistenza del Governo è riapparsa a causa dell’elevato numero di contagi, la curva infatti è tornata a salire. Tra i motivi principali per cui si rifiuta si scaricare l’app sul proprio smarthone è il timore che l’app possa essere lesiva dei principi fondamentali quali la libertà personale e la privacy. Ma il terrore dei nuovi contagi, dell’impennata del numero dei casi avuti in questi periodi, ha preso il sopravvento; secondo gli ultimi dati dell’8 ottobre sono stati superati infatti i 7 milioni di download, un incremento di 227mila persone in un giorno. Un dato sorprendente, un piccolo punto di partenza.
LEGGI ANCHE -> Covid-19, il bollettino dell’8 ottobre: oltre 4.400 nuovi casi di contagio nelle ultime 24 ore
Fortemente criticata, l’App Immuni è stata scaricata precisamente da ben 7.264.257 persone, il 10% della popolazione italiana. Un traguardo lontanissimo, numeri piccoli ma che potrebbero costituire la spinta per una diffusione dell’App più celere. Gli esperti sono a favore dell’applicazione Immuni affermando che avere l’App contribuirà molto alla riduzione del contagio. Più persone la scaricano e maggiore – nonché repentino – sarà il l’obiettivo finale; trovare velocemente le persone positive al Covid. Immuni ad oggi ha informato 6270 persone che erano state inconsapevolmente a contatto con persone positive al Covid-19. Inoltre 369 positivi al virus hanno fornito il loro codice consentendo di avvisare le persone che erano entrate a contatto con loro.
LEGGI ANCHE -> Covid-19, il bollettino del 7 ottobre: 3.678 nuovi casi di contagio
Sulla questione privacy molto criticata, è stata fatta un’osservazione in merito: al giorno d’oggi i nostri dati sono presenti ovunque, su tutti i social; da Facebook a Instagram. Insomma, forse la questione privacy è solamente una scusa che cela un diniego ben più radicato ma che ad oggi non si sa quale possa essere.
Se vuoi essere sempre informato in tempo reale, seguici anche sulle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter.
La primavera porta con sé un'atmosfera unica e magica, rendendo il momento ideale per esplorare…
La presenza di muffa sui muri è un segnale inequivocabile di un ambiente con un…
Nel vasto ambito dell’istruzione e del mondo accademico, gli studiosi svolgono un ruolo fondamentale nel…
Nel corso del tempo non è raro ritrovarsi a dover far fronte a qualche forma…
Quanto sono importanti i montascale per anziani e perché è fondamentale approfondire i benefici? Iniziamo…
Le temperature sono scese da poco ma tutti prima o poi sappiamo che ci troveremo…