L’agghiacciante testimonianza di Liliana Segre: “Non ho mai perdonato…”

La senatrice a vita, Liliana Segre è intervenuta in un discorso antisemitista, alla Cittadella della pace di Rondine, in provincia di Arezzo

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Liliana Segre, senatrice a vita e della “Pace” – FOTO dal web

In una ridente cittadina della provincia di Arezzo, la cosiddetta Rondine, Cittadella della Pace sono intervenuti i maggiori esponenti della politica vigente, in un discorso contro la storia più recente del fascismo italiano.

La moderatrice dell’evento è stata la senatrice a vita, Liliana Segre, superstite dell’Olocausto e attiva testimone della “Shoah” italiana. La sua storia dal sapore “agrodolce” oggi viene ricordata per aver scelto di non “afferrare” la pistola dell’assassino e gridare al mondo intero, pace e libertà.

“Non me la son sentita eppure avevo tutte le ragioni” – così Liliana, oggi 90enne racconta dell’esperienza fascista, vissuta in primo piano di fronte agli evidentissimi esempi di violazione dei diritti umani. “Quando ero l’altra, la bambina di 8 anni ho dovuto rinunciare alla scuola, senza che i miei potessero darmi le motivazioni”.

A distanza di più di 80 anni, la senatrice ricorda quei macabri momenti, come se fosse ieri. Oggi invece è costretta a “ripassare” nella mente quei giorni, lanciando di riflesso l’occhio in direzione del destino della clandestinità, molto attiva nel nostro Paese.

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Liliana Segre, l’ultima testimonianza pubblica a contatto con la politica

A Rondine l'ultima testimonianza pubblica di Liliana Segre con Conte, Casellati e Fico - Corriere TV

Nel suo ultimo discorso nel centro cittadino di Rondine, Cittadella della Pace, la senatrice a vita ha ripercorso momenti che mai si potranno cancellare dalla mente e che hanno rappresentato il periodo più buio della nostra storia.

“Le mie amiche tutt’oggi mi chiamano ebrea in senso di rafforzamento d’animo”, ma per Liliana Segre questo non è affatto un vanto. Lei preferisce predicare in giro, per il resto dei suoi giorni, la pace, in segno di riscatto alle atrocità dei fascisti, che non ha mai perdonato e mai perdonerà.

Durante il suo intervento sono accorsi sul posto anche i volti più noti della politica del Paese: dall’attuale premier Giuseppe Conte, al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

In particolare, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Conte è giunto per ascoltare l’ultimo discorso alla pace di Liliana e cogliere al volo l’occasione di sollecitare al popolo l’indifferenza e l’ambiguità, il tutto rapportato anche al periodo in cui viviamo.

Infine anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella ha preso la parola, invitando i giovani a riflettere sulla testimonianza della Segre, affinchè nel mondo non ci sia più abnegazione, aggressione, odio, intolleranze e totalitarismo.

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L'incontro di Conte con Mattarella per salvare l'accordo di governo

L’invito alla lettura della nostra Costituzione è l’esempio più lampante per distruggere una volta e per sempre questi valori che purtroppo hanno rappresentato la nostra storia.

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