Il professor Giuseppe Ippolito, membro del Comitato Tecnico Scientifico, si è espresso in merito alle misure che il Governo sarebbe in procinto di varare per limitare i contagi da Covid-19.
Il Governo è pronto a varare un nuovo Dpcm. Le misure previste al suo interno riguarderebbero una forte stretta sulla movida, sugli assembramenti e sulle attività ricreative. In particolare, secondo alcune informazioni trapelate, l’Esecutivo avrebbe intenzione di bloccare il calcetto amatoriale, nonché ridurre la possibilità di organizzare feste anche tra privati.
Sul punto si è espresso professor Giuseppe Ippolito, membro del Comitato Tecnico Scientifico, il quale ha rilasciato un’intervista a La Stampa.
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Covid-19, Giuseppe Ippolito: “Si a nuove misure, purchè non influiscano su attività prioritarie“
“È necessario che vengano varate nuove misure atte a limitare i contagio che non influiscano, però, su attività prioritarie. Per queste ultime si intendono scuola e vita produttiva del Paese. La comunità scientifica internazionale ha affermato che il modello italiano è stato quello tra i più efficaci”. Queste le parole di Giuseppe Ippolito, direttore dello Spallanzani di Roma ai microfoni de La Stampa.
Attualmente, stando alle ultime indiscrezioni trapelate, pare che il Governo stia ponderando diverse misure. In primis il congelamento degli sport amatoriali, come il calcetto. A seguire la somministrazione di sostanze alcoliche a partire dalle 21 nonché gli assembramenti davanti alle attività commerciali che dovranno chiudere entro le 24. Possibile anche lo stop alle feste private. Quanto agli importanti eventi come i matrimoni, varata l’ipotesi di introdurre un limite di partecipanti pari a 30.Al vaglio anche smartworking e mezzi pubblici. Tutte misure, adesso, che saranno oggetto di confronto tra Cts, Istituzioni centrali e quelle locali.
Il professo Ippolito ha affermato che la possibilità per cui la situazione degeneri è dietro l’angolo. Bastano semplici distrazioni e la curva si impennerà. Dura la censura nei confronti dei negazionisti del Covid-19 i quali sostengono che il Sars-Cov2 abbia perso la sua forza. Sul punto il direttore dello Spallanzani ha affermato: “Non esiste prova che il virus ha perso forza o che sia mutato. I soggetti affetti dal Covid-19 che giungono in ospedale adesso presentano le stesse manifestazioni di marzo. Come accade per la gestione di tutte le epidemie è fondamentale – riferisce a La Stampa- contenere il virus non essendoci al momento alcun farmaco in grado di contrastarlo. L’unico modo è agire individualmente.”
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È rispettando le regole di prevenzione che, dunque, il Sars-Cov2 potrà essere bloccato, almeno sino a quando non verrà prodotto un vaccino o si troverà una cura efficace.
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