Nelle ultime settimane, la sottostima del Covid ha portato all’organizzazione di feste incontrollate: a Torino, ieri sera, si è svolto un rave party con 300 invitati
Nonostante la risalita dei contagi che sta allarmando l’Italia – e che tocca un po’ tutte le Nazioni europee -, molte persone, ignare dei rischi che corrono, non si precludono il divertimento. E, spesso e volentieri, un divertimento inappropriato. È quanto accaduto ieri sera nel capoluogo piemontese, dove si è svolta una festa con ben 300 invitati: pochi di loro, come era prevedibile, indossavano le mascherine.
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Covid, assembramenti pericolosi: un rave party a Torino
Le disposizioni del Governo e dei virologi sono state alquanto precise: evitare assembramenti e indossare sempre i dispositivi di sicurezza, in primo luogo la mascherina. Esattamente ciò che ieri sera, a Torino, non è avvenuto nella località di Settimo Torinese: circa 300 ragazzi si sono dati appuntamento, tramite social, presso un capannone abbandonato. Anche nelle settimane precedenti la struttura aveva ospitato una festa simile.
Al rave party, come ci si poteva aspettare, non c’è stato alcun riguardo nei confronti delle misure di sicurezza: assente il distanziamento, quindi, e pochissime le mascherine utilizzate. Una situazione alquanto pericolosa, dunque, quella verificatasi la scorsa notte. I carabinieri di Chivasso, tuttavia, hanno monitorato l’evento, avvisati dalla popolazione residente nei paraggi: proprio lo scorso 30 agosto, nel medesimo capannone, si era verificato un altro rave party.
Ugualmente “fatale” si è rivelato essere un matrimonio con 200 invitati. A Monte di Procida, nel Napoletano, è stato infatti riscontrato un nuovo focolaio. Il tutto sarebbe stato causato proprio dal sopracitato evento, tenutosi ad inizio settimana in uno stabile del comune limitrofo, Bacoli. Nelle ultime ore, infatti, sono stati segnalati ben 13 positivi, tutti partecipanti della festa.
Giuseppe Pugliese, sindaco del comune di Monte di Procida, ha preso delle misure preventive per bloccare la diffusione del virus: chiuse scuole, parchi, sale giochi e circoli per anziani. Vietate inoltre le attività sportive, sia quelle agonistiche sia quelle amatoriali. Il tutto nella speranza di non vedere i contagi salire.
Il bollettino di ieri, sabato 10 ottobre, ha comunicato il seguente responso: 5.724 nuovi positivi e 29 morti. Questo a fronte di un numero record di tamponi: 133.084.
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