Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, lunedì 12 ottobre, ha comunicato i dati dell’epidemia da Covid-19 in Italia tramite bollettino.
Il Ministero della Salute ha aggiornato lo stato dell’epidemia da Coronavirus in Italia. Stando all’odierna tabella sanitaria, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono saliti a 359.569 con un incremento di 4.619 unità rispetto a ieri. In crescita i soggetti attualmente positivi che ammontano a 82.764 (+3.689), così come i ricoveri in terapia intensiva (+32), ad oggi 452 in totale. Il numero dei guariti è giunto a 240.600 con un incremento di 891 persone. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 39 decessi che portano il bilancio totale delle vittime a 36.205.
La Regione Calabria, si legge nelle note, comunica che dei 53 nuovi casi positivi di oggi, 21 sono migranti.
Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di domenica 11 ottobre
Ieri, stando al Ministero della Salute, il numero dei casi di contagio dall’inizio dell’emergenza era salito a 354.950 . In crescita i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 79.075, così come i ricoveri in terapia intensiva: 420 in totale. Il numero dei guariti era giunto a 239.709 . Si aggrava ancora il bilancio dei decessi che portava il totale a 36.166.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino dell’11 ottobre: 4.246 nuovi positivi attuali
Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di sabato 10 ottobre
Nella giornata di sabato, come di consueto, il Ministero della Salute ha diffuso la tabella contenente i numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia. Stando ai dati, il numero delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza era salito a 349.494. Aumentavano anche i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 74.829. Salivano anche i ricoveri in terapia intensiva che ammontavano a 390 pazienti. Il numero dei guariti era giunto a 238.525 . Purtroppo si aggravava ancora il bilancio dei decessi che portava il totale a 36.140 vittime.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino del 10 ottobre: i dati dell’epidemia
Covid-19, Le Foche: “Fine dell’epidemia? In primavera sarà domabile”
La domanda è sempre la stessa: quando finirà la pandemia? Quand’è che il Pianeta debellerà il Covid-19? Interrogativi a cui lo scorso giugno si era data una risposta, ma che evidentemente non era poi così attendibile. Ci si aspettava gli “zero casi” già in estate, tuttavia oggi siamo di fronte ad un nuovo ed esponenziale aumento dei contagi.
Una circostanza che, da un lato, porta le istituzioni a predicare di non abbassare la guardia ed a perseverare sulla strada della prevenzione, dall’altro vede numerosi scienziati ricorrere a parole come “calma” e “nessun allarmismo”. Un’omogeneità che si traduce in un’iniezioni di fiducia nei cittadini ora nuovamente terrorizzati dal virus.
Tra i nomi illustri espressisi sull’attuale frangente anche quella del professor Francesca Le Foche, il quale ha rilasciato un’intervista a Il Corriere della Sera. L’immunologo de La Sapienza di Roma è stato chiaro: “Non sono preoccupato, il maggior numero dei contagiati riscontra una forma della malattia molto lieve. Ciò perché, probabilmente, la carica virale è molto bassa“. È, dunque, questo il convincimento del professore, il quale ha parlato del ruolo delle mascherine.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —>Covid-19, Le Foche: “Fine dell’epidemia? In primavera sarà domabile”
Covid-19, Brusaferro: “Bisogna impedire che il virus si trasmetta agli anziani”
“Adesso, la battaglia è quella di impedire che il Covid-19 si trasmetta dai soggetti più giovani ai più anziani, circostanza che provocherebbe una nuova congestione dei servizi sanitari“. Queste le parole del presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro, intervistato da La Stampa, in merito alla risalita dei casi di contagio da Covid-19. Un ‘impennata, parallela all’aumento dei tamponi effettuati, che ha costretto il Governo ha valutare nuove misure che a breve verranno introdotte attraverso un Dpcm.
Sul punto, Brusaferro spiega che sarà fondamentale evitare raduni troppo estesi in famiglia, feste di compleanno e cerimonie, come i matrimoni, ma importante sarà anche limitare le presenze nei luoghi della movida e davanti gli istituti scolastici. Questo, aggiunge l’esperto, perché si rischia di vedere aumentare anche i decessi dato che oggi, con i contagi che si riferiscono a due settimane, si contano tra i 25 ed i 30 morti al giorno.
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Brusaferro si è poi concentrato sulla possibile riduzione della quarantena che passerà da 14 a 10 giorni: “Basandoci sulle evidenze scientifiche più recenti, un soggetto positivo e sintomatico, dopo 3 giorni dalla fine dei sintomi e comunque non prima dei 10 dall’inizio degli stessi, se risulta negativo ad un test molecolare potrà rientrare in comunità”.
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