La madre di Giorgio Medaglia, il 34enne trovato senza vita nell’Adda, interviene sul caso che la vede coinvolta e fa una dichiarazione shock: Non è suicidio.
Ombretta Meriggi è la madre di Giorgio Medaglia, il 34enne trovato morto lo scorso luglio nell’Adda. Il giovane era scomparso dalla propria abitazione. Sono passati mesi dal tragico evento di cui si sta tentando ancora oggi di trovare una risposta. La madre è convinta che dietro la morte del figlio non ci sia un suicidio, ma qualcosa di ancora più terrificante, motivando che il figlio non avesse dei validi motivi per compiere tale gesto estremo. «Non aveva alcun motivo di uccidersi: era felice» tuonano queste parole. Non un gesto volontario e non sarebbe nemmeno un incidente, qualcuno ha tolto la vita al giovane 34enne. Una convinzione che la donna porta avanti da mesi e che chiede alla Procura di continuare le indagini.
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Caso Giorgio Medaglia, cosa c’è dietro la morte del giovane
Il fatto si è verificato tra la fine di giugno ed i primi di luglio; il giovane è scomparso dalla propria abitazione la sera del 28 giugno. La madre lanciò l’allarme poche ore dopo quando si accorse che il figlio non era rientrato in casa. Lo scooter del ragazzo veniva poi ritrovato abbandonato, il corpo invece qualche giorno dopo nell’Adda a quattro chilometri dal luogo di rinvenimento dello scooter. Secondo l’autopsia, Giorgio è morto per annegamento, assente ogni segno di violenza sul corpo del giovane. Tuttavia sarebbero emersi degli elementi che farebbero pensare a delle incongruenze sul caso: Medaglia fu trovato con un abbigliamento diverso da come era uscito di casa, oltre ad un secondo casco trovato nello scooter non di proprietà del giovane. Elementi che rendono necessario un’ulteriore indagine.
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«Valuteremo tutto scrupolosamente, e disporremo un’analisi del pc e dello smartphone di Medaglia alla ricerca di ulteriori elementi», queste le parole del procuratore di Lodi Domenico Chiaro per rassicurare la madre che tenta disperatamente di trovare la risposta.
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