Uccise figlia di due anni a Cremona: “È colpa del malocchio, io vittima di stregoneria”. E’ l’incredibile difesa del papà assassino
Jacob Danho a processo per aver ucciso la figlia di soli due anni a coltellate. Una terribile vicenda di sangue familiare, un’anima innocente, la figlia. L’omicidio è avvenuto lo scorso 22 giugno 2019, in provincia di Cremona. Ora si svolge il processo per l’uomo originario della Costa d’Avorio. Lui si è aggrappato ad una storia incredibile per difendersi da qualcosa di orribile come l’omicidio di una bambina, la propria figlia. Jacob afferma di aver “perso la testa in un momento di follia”, ma ha aggiunto a sua difesa che “il gesto non sarebbe naturale, piuttosto determinato dalla stregoneria. Una fattura che mi hanno lanciato in Costa D’Avorio, Audrey, madre di Gloria, e la santona Madame Elysee. Ho avuto un raputs, ho preso il coltello e ho fatto questa cosa. Anche io mi sono ferito. Quando mi sono ripreso, dopo diverse ore, avevo perso tutta la mia forza. Avevo pensato anche ad uccidermi e a mettere fine alla mia vita, oltre a quella di Gloria”.
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Uccise la figlia di due anni
La presidente dell’aula del tribunale di Cremona Anna Di Martino ha letto la dichiarazione incredibile di Jacob. L’uomo si era separato dalla compagna Isabelle Audrey da alcuni mesi prima dell’orribile gesto. Purtroppo in Italia nel novanta per cento dei casi di infanticidio l’assassino è un genitore, in particolare la madre. È quello che viene fuori dalle statistiche degli ultimi 40 anni sui casi di omicidio che vedono vittima i bambini di età al di sotto dei sei anni. Dal 2000 ad oggi in Italia, i bambini con meno di un anno di vita assassinati da uno dei genitori sono stati ben 85.
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E’ la terribile statistica stilata dall’ultimo Rapporto Eures sugli omicidi in famiglia. Nello specifico, l’89,4% degli omicidi di figli di meno di un anno sono stati commessi dalle madri, il 10,6% dai padri.
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