Il rapper riflette sui social della profonda crisi del settore dello spettacolo e propone di istituire un Fondo: “Io metto a disposizione il 100% del mio anticipo”
Fedez è una personalità sempre molta attiva e con idee all’avangardia e solo poche ore fa è tornato a riflettere sulla crisi del settore dello spettacolo che a causa dell’emergenza epidemiologica sta mettendo in seria difficoltà le oltre 570mila figure professionali coinvolte nella realizzazione degli eventi, dai fonici ai tecnici.
Lo fa dopo la manifestazione “Bauli in Piazza” che questo fine settimana ha visto lavoratori e imprese del settore scendere in piazza Duomo a Milano per protestare contro le misure adottate finora dal governo, considerate inadeguate ad una crisi del genere: lo hanno fatto ponendo di fronte alla cattedrale milanese tanti bauli vuoti quelli usato per il trasporto degli oggetti di scena – a testimoniare l’immobilismo del settore. Ma cosa ha proposto nuovamente Fedez ieri nelle sue stories di Instagram? Vediamolo insieme.
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“Piccolo momento serietà: nel weekend tutte le maestranze della musica hanno manifestato per chiedere qualche certezza. Io non sono per gli appelli politici e credo che non servano a nulla, quindi io metto sul tavolo una soluzione che io avevo già proposto qualche mese fa ma non è stata vista. Io utilizzo i miei spazi social per proporre nuovamente una soluzione pragmatica che gli stessi artisti e le agenzie di booking possono mettere in atto. Gli artisti di un certo calibro che fanno concerti nei palazzetti hanno nel loro contratto una cosa che si chiama anticipo minimo garantito, quindi chi ha rimandato il tour hanno ricevuto delle somme anche abbastanza ingenti”.
Fedez, “E’ solo un’idea e non voglio il merito di nulla”
Quindi garantisce: “Io stesso che devo ridefinire il mio contratto con Booking metto a disposizione il 100% l’anticipo che mi spetta. Se tutti gli artisti mettessero una piccola parte di questo anticipo per istituire un fondo per salvaguardare le maestranze in difficoltà, porteremmo avanti un po’ più fatti e un po’ meno parole. Se uniamo le forze possiamo ottenere qualcosa. E’ solo un’idea e non voglio il merito di nulla”.
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Il rapper ha accennato inevitabilmente anche a “Heroes”, il concerto in streaming organizzato lo scorso 6 settembre e che ha visto alcuni dei protagonisti della scena pop, rap, indie e rock italiana alternarsi sul palco dell’Arena di Verona per raccogliere fondi per aiutare i lavoratori del settore.
30mila i biglietti virtuali staccati secondo quanto riportato dagli organizzatori, con un incasso di 297mila euro, però ben al di sotto delle aspettative. Attendiamo ora la riposta degli altri artisti dello spettacolo e delle stesse agenzie.
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