Guai a scherzare sulla pizza: è virale il video della pizza da bere, e le persone insorgono sui social perché non accettano questa novità culinaria
La più recente è la pizza ¾ lanciata nlla cucinata di Cracco, ma possiamo citare quelle surgelate oppure quelle con l’ananas o da servire accompagnate con un bel cappuccino fumante al latte di soia. In quanto italiani non ammettiamo errori in termini di buona esecuzione della pizza, purché sia napoletana alta e soffice o con il cornicione sottile come si fa al Nord.
Quando però si parla di fake news e video virali la comunità web è terribile e in questi giorni sta ritornando in auge una vecchia pubblicità del 2019 lanciata per scherzo da Squisito con la sua “pizza da bere”, la boutique gastronomica con braci e cucina del gruppo Ciro Amodio a Sant’Anastasia. A farsi portavoce di questo nuovo scherzo di marketing è la pagina “Commenti Memorabili” che però ha alzato ancora il polverone.
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In poche ore, nel 2019 come oggi, quella che sembrava la pubblicità di un nuovo sorprendente prodotto, ovvero una bevanda a gusto pizza, ha scatenato la rete tra commenti e ingiurie. Ma in realtà il post della nota pagina di scherzi ha ripreso solo parzialmente lo scherzo di marketing lanciato da Squisito in occasione del pesce di aprile di un anno fa: il reparto web dell’azienda infatti pubblicò una locandina con l’annuncio della grande novità dell’anno: “Il primo frullato di pizza per una pausa dal gusto napoletano”. E subito dopo una precisazione: “Ma non scherziamo proprio. Non te la bere, la pizza si morde! Pesce d’aprile”.
All’epoca fu un successo per la geniale intuizione pubblicitaria che portò tanta notorietà al brand Squisito, oggi però a distanza di più di un anno e alla luce di tutte le stravaganze che stanno circolando nel web, le persone che non avevano visto la locandina si sono allarmate, e non poco.
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In realtà, l’idea di una “pizza da bere” era già venuta in mente nel 2011 al famoso pizzaiolo Gino Sorbillo che per in occasione del proprio compleanno che cadeva ad agosto, aveva realizzato una bevanda chiamata proprio “pizza da bere”.
Si trattava di pappa di pomodoro San Marzano con una spuma di mozzarella di bufala, frammenti di basilico fresco, olio extravergine d’oliva e perfino “rombi” a forma di biscotti fatti di pura pasta di pizza napoletana. Innovazione o fantascienza?
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