La Pfizer, secondo quanto riportato dalla Cnn, nel corso di questa settimana inizierà a testare il vaccino anti-Covid sui giovani di 17 anni e poi su bambini di età inferiore.
La Pfizer, nota azienda farmaceutica americana, ha comunicato che nel corso di questa settimana inizierà a testare il suo vaccino anti-covid su soggetti di anni 17 per poi passare ai bambini di 12. Una scelta determinata dalla convinzione della Pfizer che per domare il Sars-Cov2 è necessario un vaccino per i più giovani. A riportare la notizia la redazione dell’emittente a stelle e strisce Cnn.
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Vaccino anti-Covid, Pfizer inizierà i test sui bambini
Un gruppo di esperti del Cincinnati Children’s Hospital nel corso di questa settimana avvierà i primi test relativi al suo vaccino su ragazzi di 17 anni, avendo in progetto di proseguire la sperimentazione su bambini di 12 anni.
A riportare la notizia la redazione della Cnn la quale ha raggiunto il coordinatore della ricerca. Si tratterebbe di un vero primato negli USA che per la prima volta in una sperimentazione di tal genere ha coinvolto dei bambini. Il procedimento è stato ovviamente approvato dalla US Food and Drug Administration
Come già specificato, questo trial inizierà coinvolgendo soggetti di età compresa tra i 16 ed i 17 anni che nel corso della settimana corrente saranno ospitati presso l’Ospedale di Cincinnati. Successivamente il cluster sarà composto da giovani di età inferiore, bambini dai 12 ai 15 anni.
Robert Frenck, direttore della ricerca, ha dichiarato: “Riteniamo che un vaccino studiato per i più piccoli possa rappresentare una importante arma per domare il virus. Ed infatti, nonostante il tasso di mortalità in questa fascia di popolazione sia minimo, non è di certo zero“.
Allo stato attuale la Pfizer rappresenta una delle sole 4 aziende che negli USA è già giunta alla Fase 3 di sperimentazione del vaccino. I suoi test hanno visto partecipare oltre 38mila soggetti che volontariamente si sono voluti sottoporre al trial. Quasi la totalità di loro già è stato destinatario della seconda dose del vaccino.
Una doppia somministrazione, quindi, ottenuta tramite la collaborazione con l’europea BioNtech. Il loro progetto, riporta sempre la Cnn, utilizzerebbe materiale del virus per stimolare la reazione di immunità.
La Pfizer comunica che non appena verrà raggiunta l’approvazione, le proiezioni parlano di una produzione di 100 milioni di dosi di vaccino, da distribuirsi entro la fine di quest’anno. Mentre entro la fine del prossimo, le fiale di siero dovrebbero raggiungere gli 1,3 miliardi.
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La Pfizer, quindi, potrebbe iniziare a testare il proprio vaccino sui più giovani. La nota azienda riferisce che numerose sono state le manifestazioni di interesse ricevute dai genitori per far partecipare i propri figli al trial.
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