Depressione. Il male oscuro ancora carico di stigmi e pregiudizi. Molte persone non l’affrontano con la giusta prospettiva
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la depressione è la prima causa di disabilità nel mondo. Tuttavia, riguardo questa malattia, c’è ancora un’aura di pregiudizio poiché legata alla salute mentale. Proprio per la sua diffusione larga e trasversale, si stanno via via smontando determinati tabù ma la strada da compiere è ancora tanta.
In molti pensano di dare conforto ad una persona depressa con frasi di rito come: “Dai, reagisci. Perchè non esci? Tirati su” – o peggio ancora – “Pensa a quelli che stanno male veramente.” Parole del genere non solo non sono di alcun aiuto ma vanno ad aumentare il senso di colpa insito nel malato facendolo affondare ancora di più nel suo dolore.
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Chi soffre di depressione non è triste, malinconico o sfiduciato; il suo non è un capriccio caratteriale. Come osserva Ovidio Brignoli, vicepresidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie, “è una malattia in cui sono ben determinate cause biochimiche, associate spesso a tratti genetici o caratteriali di predisposizione.”
La carenza di serotonina, il neurotrasmettitore della felicità, non è qualcosa che si possa scegliere o meno. Comporta, oltre all’abbassamento del tono dell’umore, anche perdita d’interesse nelle fonti di piacere come cibo, sesso, socialità, hobby. Si registrano anche deficit cognitivi come difficoltà di concentrazione, problemi di memoria e attenzione o incapacità di prendere decisioni.
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Depressione. Diagnosi e cura
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Il pregiudizio risiede nella paura di essere etichettati come pazzi, qualora venga conclamata una diagnosi di depressione. Inoltre c’è profonda paura di prendere farmaci relativi perchè associati a droghe e si teme dipendenza.
Ad aggravare la situazione indubbiamente ci si è messo anche il Coronavirus. Pandemia e Lockdown hanno aumentato del 30% i sintomi di ansia e soprattutto del 40-50 % quelli legati alla depressione vera e propria. Riconoscere i sintomi, avere una diagnosi tempestiva ed intervenire in maniera adeguata è l’unica soluzione a questo grave problema. Del resto, la salute del corpo passa anche per quella della mente.
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