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Fattoria dei corpi. Cosa accade ai cadaveri ad un anno dalla morte

Fattoria dei corpi. Una ricercatrice australiana ha fatto degli studi su cadaveri in decomposizione facendo una scoperta impressionante

Luce in fondo al tunnel – foto dal web

Cosa accade dopo la morte è uno dei più grandi misteri dell’umanità, se non addirittua il più discusso. Religiosi, mistici, filosofi, scienziati, tutti hanno indagato al riguardo dando la loro personale visione. Le risposte sono ancora incerte. C’è chi si affida alla fede, prevedendo una vita nell’aldilà. C’è chi, al contrario, pensa che tutto si esaurisca con l’esistenza terrena.

Gli unici dati certi sono quelli che riguardano il nostro corpo e cosa accade ad esso dopo il trapasso. Sappiamo che ognuno di noi affronterà un graduale processo di decomposizione, diverso a seconda delle variabili condizioni climatiche o stato di conservazione. Già dall’antichità, i nostri antenati avevano scoperto che l’attività di mummificazione (rimuovendo le interiora) poteva rallentare significatamente questo stato.

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Fattoria dei corpi. Uno straordinario studio australiano

bara (getty images)

Il corpo, inoltre, affronta la fase di rigor mortis dopo qualche ora, momento in cui tessuti e muscoli diventano rigidi. Molti ritengono che, una volta sopraggiunto questo processo, il cadavere non subisca più possibilità di movimento. La ricercatrice australiana Alyson Wilson non è d’accordo. Per oltre un anno ha compiuto studi su cadaveri donati alla scienza presenti all’ Australian Facility for Taphonomic Experimental Research (AFTER), conosciuto anche come Fattoria dei corpi. 

Le osservazioni hanno riguardato circa 70 cadaveri. Si è notato come essi continuino a muoversi a distanza di un anno. Uno di loro, per esempio, aveva le braccia conserte e le ha portate fino a distenderle interamente lungo i fianchi.

La dottoressa Wilson ha spiegato questi movimenti come uno stato naturale della decomposizione e alla rottura dei legami presenti nei tessuti.

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