Il Governo giapponese avrebbe dichiarato di essere pronto a sversare nell’Oceano Pacifico l’acqua della centrale nucleare di Fukushima: insorgono gli ambientalisti e non solo.
Il disastro nucleare di Fukushima ha segnato la storia la storia di questo secolo, tanto quanto quello di Chernobyl il precedente. Il dramma ambientale registratosi in Giappone nel 2011 ancora oggi riverbera i propri negativi effetti. In primis nell’obbligo posto in capo al Governo di dover trovare un’allocazione delle scorie, il quale sarebbe in procinto di prendere una drastica scelta: lo sversamento nell’Oceano Pacifico. Una possibilità che potrebbe concretarsi alla fine di ottobre e che avrebbe già scosso gli ambientalisti.
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Fukushima, acqua radioattiva nell’Oceano Pacifico: insorgono gli ambientalisti
Una decisione altamente criticata dagli ambientalisti, che però incontra il favore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, quella di sversare nell’Oceano le acque radioattive di Fukushima. Secondo l’ente, infatti, a determinate condizioni potrebbe non arrecare alcun danno. In questo particolare frangente, i vertici del Sol Levante sarebbero intenzionati a scaricare un milione di tonnellate di acqua contaminata.
Come premesso, questa è una decisione che verrà assunta entro la fine del mese e che ha scatenato le ire degli ambientalisti. I media locali, stando a quanto riportato dalla redazione del Guardian, riferiscono che tutte le operazioni di sversamento in ogni caso dovrebbero iniziare nel 2022 e terminare nel 2032.
Dopo anni di confronti e proposte alternative, pare dunque che il Governo abbia deciso di optare per una soluzione che non sembrerebbe essere di basso impatto. Una decisione che ha, peraltro suscitato le ire anche dei pescatori della zona ad avviso dei quali, così facendo il loro settore sarà messo in ginocchio e tutto il prestigio della categoria ricostruito in questi 9 anni di sacrifici sarà gettato alle ortiche. Anche la Corea del Sud avrebbe espresso il proprio disappunto.
Ovviamente il Governo ha fornito pronta risposta affermando che sarà sua cura promuovere i prodotti del distretto di Fukushima ed azzerare i rischi per il settore ittico. Il comitato di esperti scelto dallo Stato maggiore nipponico ritiene che lo sversamento sia la scelta più plausibile e che soprattutto non arrecherà danni alla salute dell’uomo.
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Come anticipato in premessa, “parere favorevole” è stato espresso anche dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica. A suo avviso, infatti, diluendo l’acqua prima che si fonda con quella oceanica quasi azzererebbe ogni rischio.
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M.S.