Covid, terapie intensive in affanno. Ricciardi: “Palestre e negozi chiusi nelle regioni con Rt superiore a 1”
La situazione dei ricoveri si fa più difficile in alcune Regioni italiane in conseguenza dell’aumento dei contagi. Crescono anche i ricoveri in terapia intensiva. Nello specifico, ci son alcune Regioni che si avviano al pieno per quanto riguarda i posti letto in terapia intensiva. Si tratta innanzitutto dell’Abruzzo, che ha saturato oltre le terapie intensive di cui era stato dotato durante la pandemia. Problemi anche con il Piemonte (83%), Marche (67%), Campania (66%), Toscana (65%) e Sardegna (63%) di posti occupati. Per queste Regioni urgono interventi mirati. Il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha già provveduto a passare ad un livello più avanzato di restrizioni chiudendo le scuole per 15 giorni e annunciando la chiusura anticipata delle attività alle 22 nel weekend di Halloween. Non sono da escludere ulteriori provvedimenti visto che De Luca ha parlato di movida da fermare.
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Terapie intensive in affanno
Sulla vicenda delle terapie intensive in affanno è intervenuto Walter Ricciardi, referente italiano dell’Oms. “Data la situazione molto grave di circolazione del virus, abbiamo indicato chiusure mirate nelle regioni con altissima circolazione del covid-19 finalizzate a consentire lo svolgimento delle attività scolastiche e produttive. Le chiusure – prosegue Ricciardi – nelle zone dove l’indice di contagio è superiore a 1, dovranno riguardare punti di aggregazione come circoli, palestre, ed esercizi commerciali non essenziali”. Chiusure circoscritte ma non solo. Ricciardi punta anche al telelavoro come soluzione per snellire i contatti. “Lo smart working dovrebbe diventare la forma ordinaria di lavoro in tutto il Paese. Punto cruciale è la sicurezza nei mezzi di trasporto pubblico e il loro rafforzamento”. L’allarme di Ricciardi deriva principalmente dal fatto che le Asl stanno trovando difficoltà a tracciare i contagi.
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Questo è un dato allarmante che può rendere incontrollata la situazione. Senza controllo non c’è altro da fare che agire con delle restrizioni. Questo è la sostanza del discorso di Ricciardi.
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