Coronavirus. Un nuovo morto tra le fila degli operatori sanitari. Questa volta si tratta di un medico di 50 anni dell’ospedale San Camillo a Roma
Come riportato da Il Messaggero, è deceduto per cause riconducibili a contagio da Coronavirus un medico di 50 anni di età che prestava servizio presso l’ospedale San Camillo a Roma. Il medico ha continuato ad esercitare fino al sopraggiungere dei primi sintomi. Affetto da febbre alta e forte tosse, si è dunque presentato allo Spallanzani dove i colleghi hanno potuto constatare la presenza di una polmonite bilaterale in stato avanzato.
Le condizioni dell’uomo, specializzato in otorinolaringoiatria, sono irrimediabilmente precipitate ed è spirato lo scorso mercoledì.
Leggi anche >>> Covid-19: l’immunità di gregge non può fermare il virus
Sono già attive tutte le operazioni di tracciamento nella struttura ospedaliera del San Camillo. Questa notizia va ad aggiungersi all’allarme dei 13 positivi riscontrati al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I. A questi bisogna sommare 30 operatori sparsi negli altri reparti con un’attenzione maggiore al reparto di neonatologia dove si trovano 5 mamme, risultate positive. I bambini nati sono fortunamente negativi e in salute, come riportato da una dichiarazione della direzione sanitaria.
Gli ospedali della Asl Rm5, da Tivoli a Zagarolo, hanno sospeso i ricoveri ordinari e quelli per le operazioni concordate. La strategia preventiva sarebbe stata messa in atto per carenza di posti letti e ha suscitato non poche polemiche. La precedenza va ai casi gravi, ai pazienti oncologici e per chi ha preoccupanti patologie cardiache. Dalle varie Asl arriva l’appello di recarsi in ospedale solo per emergenze. Tuttavia, la conferma della sospensione dei ricoveri dovrà essere confermata dalla regione.
Se vuoi essere sempre informato in tempo reale, seguici anche sulle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter