Covid-19, il Comitato Tecnico Scientifico (Cts) ha espresso il proprio disappunto sulla gestione dei trasporti pubblici ed ha invitato a limitare occasioni di grande aggregazione, nonché a vigilare maggiormente sulla normativa vigente.
Il Comitato Tecnico Scientifico si è espresso in merito all’attuale gestione dell’emergenza ed in ordine alle criticità emerse in questa fase di piena ripartenza. Per il Cts il primo nodo da sciogliere sarebbe quello legato ai trasporti pubblici, che a suo avviso non sarebbero stati in grado di applicare tutte le misure di prevenzione necessarie per scongiurare i contagi. Inoltre, il Comitato si è espresso in merito alla didattica a distanza ed a quelli che sono gli eventi di grande aggregazione.
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Covid-19, le raccomandazioni e i rilievi del Cts su trasporti pubblici, didattica a distanza e grandi eventi
Che la gestione del settore trasporti non stesse funzionando nella giusta via delle norme anti contagio è sotto gli occhi di tutti. Rispetto a quelle che avrebbero dovuto essere le percentuali di capienza e gli ingressi contingentati, l’attuale frangente fa emergere non poche criticità. Una circostanza passata al vaglio del Comitato Tecnico Scientifico, il quale ha mosso il proprio rimprovero all’organizzazione che il trasporto pubblico in generale sta attuando in questo frangente. Un mancato adeguamento alle esigenze di prevenzione richieste dal momento il monito lanciato dagli esperti del Cts, che ora chiedono una maggior attenzione sul tema alle amministrazioni locali.
Stando a quanto riferito dalla redazione di TgCom24, il Comitato avrebbe rilevato una non di poco conto “criticità rappresentata dal trasporto pubblico locale il quale pare non si sia adeguato alle nuove esigenze dettate dal momento“. Ciò, nonostante sin da aprile sia stata palesata una necessità di riorganizzazione che chiedeva l’adeguamento della mobilità tramite un interessamento delle istituzioni locali e dei cosiddetti mobility manager.
Ma non sarebbe solo questo il punto da rivedere, ad avviso del Cts. Un’altra importante regolamentazione andrebbe operata in ordine ai grandi eventi che portano a sé un elevato numero di persone. Si parla di congressi, fiere o altre tipologie di momenti di aggregazione su cui adesso il Governo potrebbe disporre nel prossimo Dpcm, atteso nella giornata di oggi.
Il Cts ne propone una limitazione almeno temporanea, nonché di rispettare maggiormente quelle che sono state le linee guida fornite in passato, oggi facenti parte della normativa vigente. Nello specifico, per li esperti al servizio del Governo, riporta la redazione di Tgcom24, sarebbe necessaria “una rigorosa azione di controllo sulle misure già di vigenti” ed ancora che l’attuazione delle norme attualmente in vigore “deve essere più agevole, come l’obbligo di affissione del numero massimo di utenti che è possibile far entrare nelle attività commerciali“.
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Quanto alle scuole, il Comitato avanza l’Ipotesi di un ingresso a scaglioni per Superiori ed Atenei, ma escludendo la didattica a distanza.
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