Covid-19 – segnalò l’arrivo dell’epidemia a inizio gennaio. Nessuno lo ha ascoltato

Domenico Carpita, dottore in medicina generale, aveva invocato l’uso della mascherina già dai primi di gennaio ma nessuno lo ha ascoltato.

domenico carpita
Domenico Carpita (web image)

Il dottor Domenico Carpita è un medico di medicina generale dell’asl Roma 5, internista, docente alla scuola di formazione di medicina del Lazio e da marzo professore incaricato all’ Università degli Studi di Roma La Sapienza.

All’inizio del nuovo anno, durante i primi giorni di gennaio, aveva notato che molti dei suoi pazienti avevano una strana forma influenzale, diversa da tutte quelle con cui ha avuto a che fare durante 39 anni di servizio. Questi presentavano con naso congestionato, tosse secca, febbre e difficoltà respiratorie. All’epoca ancora non poteva sapere dell’esistenza della malattia da SARS-CoV-2 visto che le prime notizie dalla Cina sono arrivate verso fine gennaio.

Leggi anche >>> Covid-19: l’immunità di gregge non può fermare il virus

Domenico Carpita, la lettera al Corriere della Sera

Medico (Getty Images)
Medico (Getty Images)

Dopo essersi confrontato con i suoi colleghi, sono convenuti al fatto che c’era sicuramente qualcosa di strano. Fin dall’inizio il dottor Carpita ha raccomandato l’uso della mascherina anche agli studenti che in quel periodo aveva nel suo studio. Prevedendo anche il forte rischio di contagio ha preventivamente proibito le visite ai pazienti anziani. Nell’istituto infatti, non hanno avuto né morti né malati.

Il 19 gennaio il giornalista Aldo Cazzullo ha pubblicato una lettera scritta da Domenico Carpita in cui cerca di avvertire riguardo l’aggressività di questa strana influenza. Consiglia insistentemente l’uso della mascherina e sostiene addirittura di non doversi scambiare gli auguri di buon anno per evitare alcun tipo di contatto.

mascherine guanti
Guanti e mascherina (foto Pixabay)

Nessuno gli ha dato retta. Nessuno è riuscito a capire preventivamente la gravità della situazione, che, una volta scoppiata, sarebbe stata difficile da gestire, ma soprattutto, da fermare. Se solo gli avessero dato ascolto, adesso la situazione sarebbe ben diversa.

Ti potrebbe piacere anche >>> Covid-19 – il gruppo sanguigno che rischia meno degli altri

Gestione cookie