Omicidio fidanzati di Lecce: emergono nuovi dettagli sul caso

Emergono nuovi dettagli sull’omicidio di Daniele De Santis ed Eleonora Manta, i due fidanzati uccisi a Lecce dal reo confesso Antonio De Marco.

Delitto Lecce lettera madre
Daniele De Santis ed Eleonora Manta (foto dal web)

Proseguono le indagini sulla morte di Daniele De Santis ed Eleonora Manta, la giovane coppia uccisa a Lecce dall’infermiere Antonio De Marco. Secondo gli investigatori non esiste alcun dubbio in merito alla premeditazione dell’efferato crimine da parte del reo confesso. Sulla scena del crimine sono stati rinvenuti degli oggetti persi dal killer durante la colluttazione.

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Omicidio fidanzati di Lecce, sulla scena del crimine fascette da elettricista e fodero del coltello

Carabinieri
(Getty Images)

Nonostante la confessione di Antonio De Marco, vi sono ancora alcuni punti da chiarire in merito alla dinamica dell’omicidio di Daniele De Santis ed Eleonora Manta. Gli inquirenti proseguono senza sosta le loro indagini, ed ora emergono ulteriori elementi che rendono sempre più concreta la pista della premeditazione.

Secondo gli investigatori il giovane infermiere ponderava da tempo il piano dell’omicidio della coppia. Pare, riporta TgCom24, che De Marco avesse bloccato il numero di telefono di Desantis. Le conversazioni tra i due, passate al vaglio degli inquirenti, contavano circa 50 messaggi dall’ottobre del 2019 all’agosto di quest’anno. Sulla scena del crimine, inoltre, sarebbero stati rinvenuti degli oggetti che sarebbero serviti al reo confesso per immobilizzare la coppia, piano poi non messo in atto, ed il fodero della lama utilizzata per compiere l’omicidio.

Messaggio di De Marco sul PC: “Purtroppo non si può tornare indietro”

I Ris dei Carabinieri sono riusciti ad estrapolare dal computer di De Marco un messaggio, che presumibilmente sarebbe stata redatto poco dopo l’efferato crimine. Il giovane avrebbe scritto: “Non lasciatevi andare. Non fate quello che ho fatto io”. Nel suo scritto ha poi affermato di non aver mai pensato di essere in grado di fare ciò che ha fatto, ma “ormai è successo e purtroppo non si può tornare indietro“.

Nelle ultime righe De Marco scriveva: “So che sarete sconvolti, ma non lasciatevi andare. Non fate ciò che ho fatto io. Quello che è accaduto, è perché mi sono perso. Voi non fatelo“.

La ricostruzione dei fatti

La notte del 21 settembre scorso, Antonio De Marco si sarebbe recato nell’abitazione in cui per un mese aveva vissuto insieme a Daniele De Santis ed Eleonora Manta. Il giovane avrebbe fatto ingresso grazie alle chiavi che aveva tenuto con sé. Sorpreso in corridoio dal giovane arbitro il reo confesso, che indossava una calza di nylon per coprire il volto sarebbe stato smascherato. Da lì la lite che avrebbe poi portato al feroce massacro.

I piani di De Marco però parevano altri. Tramite dei bigliettini rinvenuti dagli investigatori, il giovane infermiere sembrava aver pianificato il delitto in ogni dettaglio scandendo una fase di tortura, una di uccisione, ed una di pulizia dell’appartamento per eliminare ogni traccia.

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Carabinieri
Carabinieri (foto dal web)

Antonio De Marco ha deciso di confessare cosa sarebbe accaduto quella notte. I suoi legali non escludono ricorso ad una perizia psichiatrica.

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