L’esecuzione di Lisa Montgomery è stata fissata per il prossimo 8 dicembre. Sarà uccisa con un’iniezione letale in un carcere dell’Indiana
L’esecuzione della Montgomery è prevista l’8 dicembre, nella camera della morte del penitenziario federale di Terre Haute, in Indiana. Lisa di 52 anni, si è macchiata di un omicidio definito “particolarmente efferato”: nel 2004 ha strangolato Bobbie Jo Stinnett, una donna di 29 anni incinta e, dopo averle tagliato il ventre, ha rapito la bambina di otto mesi non ancora nata e che oggi ha 16 anni.
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Reati che la stessa imputata ha confessato. Secondo i suoi avvocati è affetta da gravi patologie mentali, derivanti dagli abusi subiti da bambina, ed è sotto trattamento farmacologico, aspetto che però non l’ha salvata dalla condanna a morte da parte di Dipartimenti di Giustizia americano.
Prima di Lisa solo Bonny Heady e Ethel Rosenberg
Lisa Montgomery sarà la nona detenuta a essere messa a morte dopo che il Dipartimento di Giustizia ha ripreso le esecuzioni a luglio scorso e una pausa di quasi 20 anni. Si tratta della prima detenuta federale dopo 67 anni, dopo quella di Bonny Heady, uccisa in una camera a gas nel 1953 per aver ucciso un bimbo di 6 anni e di Ethel Rosenberg, condannata lo stesso anno col marito Julius alla sedia elettrica con l’accusa di spionaggio, per aver passato all’Unione Sovietica informazioni segrete sulla bomba atomica
Due giorni dopo toccherà a Brandon Bernard, 40 anni, che nel 1999 in Texas uccise due giovani religiosi. I gruppi contro la pena di morte sostengono la via delle esecuzioni sia una scelta mirata del presidente Donald Trump proprio durante la campagna elettorale per consolidare la sua linea “law and order”.
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