Il professor Fabrizio Pregliasco si è espresso in merito all’ultimo Dpcm definendo le sue misure blande: servirebbero disposizioni più stringenti.
Attraverso l’ultimo Dpcm, il Governo ha inserito nuove modifiche ad alcune misure già disposte nel precedente firmato il 13 ottobre. In particolare per quanto atteneva gli orari di apertura e chiusura delle attività operanti nel settore della ristorazione, nonché la scelta di demandare ai Comuni la possibilità di disporre chiusure di piazze o vie ove potrebbero crearsi assembramenti.
Inasprimenti, dunque, che però ad avviso di qualcuno non sarebbero ancora abbastanza. Tra questi il professor Fabrizio Pregliasco, il quale in un’intervista rilasciata all’Ansa e nel corso della trasmissione Un giorno da Pecora in onda su Rai Radio 1, ha ritenuto le decisioni del Governo un po’ blande suggerendo altre ipotesi per scongiurare un lockdown natalizio.
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Un Dpcm dalle misure un po’ blande, non in grado di scongiurare il tanto temuto lockdown natalizio. Questo il parere del virologo Fabrizio Pregliasco in ordine alle nuove misure assunte dal Governo per gestire l’emergenza epidemiologica da Covid-19 sussistente in Italia. L’esperto in differenti occasioni – intervistato dall’Ansa e raggiunto poi dai microfoni di Rai Radio 1– non ha fatto mistero di tale suo convincimento. Nello specifico avrebbe dichiarato che con le attuali disposizioni, non sarebbe affatto scongiurato il rischio di un lockdown durante le festività natalizie. Per evitarlo, ha proseguito, sarebbe necessario valutare la possibilità di disporre un coprifuoco nei grandi centri urbani: “Bisogna valutare l’ipotesi di un coprifuoco nelle ore serali e notturne in centri come Milano, Roma e Napoli e dove la situazione potrebbe precipitare velocemente“.
Sostanzialmente, quindi, dalle 22 alle ore 6 del mattino nei luoghi ove vi sarebbe maggior probabilità che si creino assembramenti, andando a rendere quindi ancor più stringenti le misure attualmente in vigore.
Lo spettro di un Natale in casa aleggia sul Paese, pertanto andrebbe fatto secondo Pregliasco tutto il possibile per prevenire una tale realtà. Se si concretizzasse, è fuori d’ogni dubbio che il riverbero sull’economia sarebbe catastrofico. Non solo per le scuole, ma anche per il mondo del lavoro.
Le aspettative di uno dei componenti del Comitato tecnico Scientifico, sono state “deluse” dal Governo. Secondo il professore, l’Esecutivo avrebbe utilizzato misure “soft”, per utilizzare le sue parole, soprattutto considerando che la chiusura dei ristoranti alle 24 non è che sia poi una novità: sarebbe praticamente la normalità.
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È proprio di normalità, ha chiosato Pregliasco non può più parlarsi considerato l’attuale frangente che stiamo vivendo. Un momento in cui si parla di convivenza con il virus e si vuol scongiurare il peggio, bisognerebbe essere più risoluti.
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