L’accusa sostiene che Alphabet, holding di controllo di Big G, utilizzi i proventi raccolti dagli annunci della sua piattaforma per pagare le aziende IT, i siti, gli operatori di telefonia. L’obiettivo sarebbe mantenere Google in posizione di monopolio: cioè il motore di ricerca predefinito.
Ecco perchè il colosso californiano sarebbe in posizione dominante su centinaia di milioni di dispositivi. Infatti, circa l’80% delle ricerche sul web negli Usa iniziano da Big G.
Non è ancora nota la linea difensiva che il colosso americano del web intenderà sposare. In passato aveva controbattuto a riguardo che il suo vantaggio competitivo deriverebbero da una libera scelta.
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In Europa Google ha già superato tre battaglie legali: l’autorità Antitrust dell’UE ha avviato tre procedimenti antitrust che hanno portato a multe per circa 9 miliardi di dollari.
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