Secondo un recente studio dell’ARC Center of Excellence for Coral Reef Studies nel Queensland la Barriera Corallina australiana dal 1995 ad oggi sarebbe stata dimezzata.
Un concentrato di biodiversità, un ruolo determinante anche per la salute della specie umana. Questo sono le barriere coralline che ospitano al loro interno ben il 25% delle specie acquatiche e che grazie ai suoi microrganismi assorbe quantità ingenti di CO2. Eppure, nonostante la sua importanza e centralità non si è stato in grado di preservale, anzi. Secondo un recente studio dell’ARC Center of Excellence for Coral Reef Studies nel Queensland la Barriera Corallina australiana dal 1995 ad oggi sarebbe stata dimezzata.
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Dal 1995 a oggi, la Grande Barriera Corallina australiana avrebbe perso la metà dei suoi esemplari. Questo il risultato di un recentissimo studio condotto dall’ARC Center of Excellence for Coral Reef Studies nel Queensland, che si è occupato di vagliare i fenomeni di sbiancamento negli ultimi quattro anni confrontandoli con i numeri del 1995.
Purtroppo, anche nel corso del lockdown, gli eventi degradativi non si sarebbero affermati. Un coordinatore della ricerca avrebbe, infatti, affermato che nel mese di marzo di quest’anno il fenomeno non avrebbe conosciuto stop. Secondo l’ARC è determinante ed imprescindibile adesso ridurre l’emissione di gas serra. Perché sarebbero queste ultime ad aver dimezzato la popolazione della barriera corallina.
Le specie più colpite dallo sbiancamento sarebbero state quelle degli Acropora florida e quelle dei table-shaped corals. Ma quand’è he si registra il negativo fenomeno? Sostanzialmente quando le alghe che conferiscono il loro tipico colore ai coralli, le zooxantelle, si staccano da essi.
Non si tratterebbe di un processo irreversibile, tuttavia di certo è lento. Almeno ci vorrebbero 10 anni. A ciò si aggiunge che la popolazione si è drasticamente ridotta e che quindi nel suo complesso è totalmente compromessa.
Un meccanismo letale quello dello sbiancamento che deriverebbe dal riscaldamento globale. Correlazione documentata, su cu gli esperti da anni cercano di sensibilizzare la popolazione al fine di far comprendere quanto la mano dell’uomo stia distruggendo questo assai prezioso ecosistema.
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Si stima, infatti, che se la temperatura globale dovesse continuare a salire di altri 0,5°C quasi la totalità dei coralli scomparirebbe dalla faccia della terra. Un’evenienza assolutamente da scongiurare.
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M.S.
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