Un’asteroide potrebbe entrare nell’orbita terreste in un giorno non casuale per il popolo americano. A rivelarlo è un astrofisico.
Un asteroide potrebbe entrare nell’orbita terrestre in un giorno tutt’altro che casuale. Si tratta del 2 novembre, giorno precedente al tanto atteso Election Day americano. Durante la fase di silenzio elettorale, un corpo celeste potrebbe dunque fare la sua comparsa nel nostro cielo. Un evento che andrebbe solo ad aggiungersi alla trafila di catastrofi naturali e non che hanno dettato le sorti di questo funestato 2020. Ma quali sono i rischi reali di questo scontro?
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L’astrofisico deGrasse Tyson: “Non è l’asteroide il problema”
“L’asteroide non è abbastanza grande da provocare danni” rassicura l’astrofisico statunitense Neil deGrasse Tyson, figura di spicco dei salotti statunitensi. Qualora il corpo celeste entrasse davvero nell’orbita del nostro pianeta, si dovrebbe disintegrare senza lasciare detriti significativi. Anche la Nasa placa gli allarmismi: la possibilità di impatto è reale, ma si aggira intorno all’1%. Una percentuale troppo bassa per rappresentare un problema.
“Se il mondo finirà nel 2020, non sarà per colpa dell’Universo” scherza Tyson, forse riferendosi alla spietata campagna elettorale che proprio in questi giorni sta infiammando l’America. Secondo l’astrofisico statunitense, il meteorite ha all’incirca le dimensioni di un frigorifero e ciò lo renderebbe molto più innocuo di molti altri disastri ambientali che hanno flagellato il 2020, non ultima la pandemia.
Proprio per via del suo singolare tempismo, l’asteroide – il cui vero nome è 2018VP1 – è noto alla popolazione americana come Election Day. Dei rischi legati al suo passaggio aveva già parlato Wired questa estate. Di seguito, il link all’articolo.
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